Diventano definitive le condanne per 12 ras dei clan Monfregolo e Cristiano-Mormile protagonisti dell’ultima faida di camorra ad Arzano. A renderle definitive la Corte di Cassazione che ha rettificato la pena per il collaboratore di giustizia Pietro Cristiano in 3 anni e quattro mesi e annullato senza rinvio la sentenza per Mario D’Aria.
Rigettati i ricorsi del ras Vincenzo Mormile e di Anna Monfregolo mentre sono stati dichiarati inammissibili i ricorsi presentati da Renato Napoleone, Raffaele Piscopo, Antonio Caiazza, Lucia Grassini, Ciro Laezza, Raffaele Liguori e Raffaele Portente. Queste le condanne riportate in appello: Giuseppe Monfregolo, 11 anni; Francesco Monfregolo, 10 anni; Anna Monfregolo, 10 anni; Luisa Grassini, 10 anni; Ciro Laezza, 5 anni e 11 mesi. Esclusa l’accusa di capi e promotori, oltre all’aggravante della recidiva, per Mario D’Aria e Vincenzo Mormile, che rimediarono rispettivamente 13 anni e 2 mesi e 8 anni.
Esclusa la recidiva anche per Gennaro Alterio, 10 anni; Raffaele Liguori, 7 anni e 6 mesi; Raffaele Monfregola, 9 anni; Eduardo Nicolella, 7 anni e 8 mesi; Luigi Piscopo, 9 anni e 4 mesi; Raffaele Portente, 8 anni e 8 mesi; Antonio Caiazza, 12 anni e 8 mesi da 18 anni; Pietro Cristiano (collaboratore di giustizia), 4 anni e 5 mesi. Pena rideterminata anche per Umberto Passante in 2 anni e 6 mesi. Condanne confermate invece per Renato Napoleone (13 anni e 4 mesi), Vincenzo De Sica (6 anni) e Raffaele Piscopo (6 anni).
Una guerra di camorra per la Procura
Così potrebbe essere definito lo scontro che ha caratterizzato per mesi l’hinterland di Napoli e in particolare i comuni di Arzano, Frattamaggiore e Frattaminore. Una guerra ‘esportata’ poi trasformatasi un vero e proprio scontro senza esclusione di colpi. C’è una data precisa da cui partire: il 4 gennaio del 2022. E’ quello il giorno in cui Giuseppe Monfregolo termina la sua detenzione assumendo la decisione di rompere l’alleanza con i Cristiano-Mormile, obbligandoli ad allontanarsi da Arzano.
Episodio eclatante di tale frattura si era verificato qualche mese prima, a novembre 2021, quando furono esplosi da ignoti numerosi colpi di arma da fuoco nei confronti di alcuni frequentatori del Roxy Bar di Arzano, episodio a seguito del quale si verificava la morte di Salvatore Petrillo, nipote prediletto di Pasquale Cristiano. Quella morte ha rappresentato l’origine di una vera e propria faida arrivata fino a Frattamaggiore e Frattaminore. Monfregolo decise di rompere la storica alleanza scontento della gestione delle casse del clan operata dagli alleati. La sua decisione di cacciarli dalla 167 di Arzano esporterà la guerra nei comuni limitrofi.