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“Ha armi per distruggere la Russia”, le minacce all’ex sindaco Alfieri

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Roberto Squecco sarebbe stato pronto a scatenare la sua potenza contro l’ex sindaco di Capaccio. “Domandate a Franco Alfieri dove vuole fare la guerra…” Squecco ha “armi a sufficienza per distruggere la Russia”, queste le minacce che l’assessore Mariarosaria Picariello si è sentita dire da due indagati arrestati oggi, ritenuti dagli inquirenti ambasciatori dell’imprenditore riportate da Metropolis. Squecco è stato condannato in via definitiva per associazione per delinquere di tipo mafioso in quanto ritenuto esponente dell’ala imprenditoriale del clan Marandino. Le tremende minacce sono state riferite all’assessore Picariello per riportarle ad Alfieri.

A farsi portatori delle minacce di Squecco all’ex sindaco sarebbero stati Antonio Bernardi e Michele Pecora. L’intercettazione è inserita nell’ordinanza con la quale il giudice per le indagini preliminari Annamaria Ferraiolo ha disposto, su richiesta dell’ufficio di Salerno coordinato dal procuratore Giuseppe Borrelli, 6 arresti in carcere e 4  ai domiciliari, notificati oggi dalla Dia salernitana.

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L’indagine della Dda sullo scambio politico-mafioso

In ordine alla contestazione di scambio elettorale politico mafioso, emergerebbero dalle indagini, condotte dal 2022 al 2024, i rapporti intercorsi tra il sindaco dimissionario di Capaccio Paestum ed il pregiudicato Squecco.  Le vicende riguardano la candidatura a sindaco del Comune di Capaccio Paestum di Alfieri nella consultazione elettorale del giugno 2019.

Il materiale investigativo raccolto ha consentito di contestare un patto elettorale politico mafioso fra Squecco e Alfieri in merito alla raccolta di voti in favore del politico in occasione delle elezioni amministrative di Capaccio del 2019 in cambio del mantenimento del Lido Kennedy. All’epoca la struttura balneare era stata già raggiunto da provvedimenti ablatori ed sarebbe stata nella disponibilità dell’imprenditore anche tramite prestanome.

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