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Inchiesta sui Licciardi, le dichiarazioni di 20 pentiti per decapitare il clan

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Le indagini sul blitz che ha portato oggi alla decapitazione del clan Licciardi hanno avuto inizio da un altro procedimento penale su gruppi criminali nei quartieri di Fuorigrotta, Bagnoli e Rione Traiano, che hanno messo in evidenza la natura dei rapporti del clan Sorianiello con il clan Licciardi ed in particolare la figura di Luigi Esposuito, affiliato al clan Licciardi, incaricato di tenere detti rapporti. Proprio le investigazioni su
Esposito Luigi hanno consentito di ricostruire l’organigramma dell’articolazione criminale e
alcune delle attività illecite realizzate dagli indagati

Per le indagini gli inquirenti si sono avvalsi oltre che delle classiche intercettazioni ambientali e telefoniche anche delle dichiarazioni di 20 collaboratori di giustizia. Nello specifico hanno collaborato: ABOUMOUSLIM Yussef, affiliato al clan Esposito, operante a Bagnoli e nei quartieri limitrofi, manifestava la volontà di collaborare con la giustizia in data 28.1.2021; rendeva dichiarazioni auto ed etero accusatorie, riferendo delle dinamiche del proprio clan, dei componenti e dei ruoli da ciascuno ricoperti, di omicidi e tentati omicidi, estorsioni, traffici di droga; nonché dei rapporti con altre organizzazioni criminali; ACCURSO Antonio ha iniziato a collaborare con la giustizia il 3 ottobre 2014, confessando la propria partecipazione, quale capo, all’associazione camorristica denominata Vinella-Grassi operante nell’area nord di questo capoluogo (Scampia- Secondigliano) ed una serie di numerosi altri delitti, con compiute chiamate in reità e correità. Ha, inoltre, reso dichiarazioni su altri gruppi camorristici, tra i quali il clan Licciardi; AMBRA Giuseppe, affiliato al clan Abete Notturno, ha iniziato a collaborarc con la giustizia
in data 20.4.2015; oltre a riferire del gruppo di appartenenza, ha riferito anche dei gruppi
criminali facenti capo alle famiglie Abbinante, Lo Russo e Licciardi; CARRA Gennaro ha manifestato l’intento di collaborarc con la giustizia in data 1.8.2019 rendendo dichiarazioni auto ed etero accusatorie. Ha confessato di essere dal 2007 il reggente dello storico e pericoloso clan CUTOLO disvelandone le dinamiche associative riguardanti il settore delle sostanze stupefacenti. Le dichiarazioni del Carra hanno fatto luce sia sulla struttura verticistiea che sulle attività illecite del clan CUTOLO e, in considerazione del ruolo apieale ricoperto all’interno di tale organizzazione camorristica, ha riferito anche delle altre organizzazioni alleate e contrapposte, in tal modo consentendo una fedele ricostruzione degli avvicendamenti e dei contrasti della criminalità organizzata storicamente radicata sul territori; CIMMINO Luigi, capo e promotore dell’omonimo clan, attivo nei quartieri collinari del Vomero e Arenella, ha iniziato a collaborare il 5.4.2022, da detenuto al regime di cui all’art. 41 bis O.P.. Oltre a tracciare il proprio profilo criminale e degli altri soggetti intranei al clan, ha riferito dei vari interessi illegali dell’organizzazione, e soprattutto circostanze etero ed autoaccusatorie in ordine al sistema collaudato del racket delle estorsioni in danno di imprenditori operanti nel settore sanitario. Ha anche reso dichiarazioni sui rapporti con altre organizzazioni criminali; D’AUSILIO Felice, appartenente aH’omonimo clan operante in Bagnoli e territori limitrofi, ha iniziato a collaborare con la giustizia il 13.5.2022. Ha ricostruito la storia del clan, retto dal padre D’Ausilio Domenico, e le modalità di reinvestimento dei capitali, provento di illecite attività di natura estorsiva; ha riferito di episodi omicidiari di cui lo stesso si è autoaccusato, deH’approvvigionamento di armi e dei rapporti con le altre organizzazioni criminali; GUARINO Rosario, appartenente al clan “VINELLA – GRASSI”, ha manifestato la volontà di collaborare con la giustizia il 5 dicembre 2013; ha riferito sugli assetti ed alleanze dei gruppi criminali dei DI LAURO, in cui ha lungamente militato, sui LICCIARDI, sugli AMATO- PAGANO, i SACCO-BOCCHETTI, sui LO RUSSO, sui POLVERINO, sui MALLARDO e sui CONTINI; IUORIO Vincenzo, affiliato al clan Sautto-Ciccarelli, in data 24.09.2020, manifestava la volontà di collaborare con la giustizia, dichiarando, tra l’altro, di essere preoccupato per l’incolumità della propria persona e dei componenti del proprio nucleo familiare. Ha reso dichiarazioni sui clan operativi nella zona di Caivano e comuni limitrofi (Arzano, Napoli, Cardito, Crispano, Frattamaggiore, Marano), riferendo di una pluralità di episodi delittuosi (attività estorsive, traffico di droga, armi, corruzione di appartenenti alle Forze di Polizia nonché su numerosi omicidi e tentati omicidi, commessi da appartenenti al proprio gruppo camorristico e da altri clan gravitanti nel medesimo contesto territoriale); ILLIANO Giovanni, affiliato al clan Amato-Pagano, ha iniziato a collaborare con la giustizia nel mese di novembre 2012. Ha riferito dei conflitti tra le famiglie criminali originariamente contrapposte ai Di Lauro; ha confessato gli omicidi ai quali ha preso parte come esecutore materiale, indicandone la genesi e le modalità, descrivendo i compiti affidatigli dai vertici della consorteria camorristica, nonché ha narrato molteplici fatti di sangue, commessi nell’arco temporale 2007-2012, dei cui dettagli era a conoscenza per la propria risalente militanza all’interno del clan; LEONARDI Antonio, che ha iniziato a collaborare con la giustizia il 21 gennaio 2014, ha ammesso la sua partecipazione al clan DI LAURO dal 1996 e successivamente, a seguito di scissione interna, al gruppo criminale VANELLA GRASSI -MARINO — LEONARDI; LO RUSSO Antonio, reggente dell’omonimo clan, ha intrapreso la scelta di collaborare con la giustizia il 4 novembre del 2016, da detenuto al regime speciale di cui all’art. 41 bis ord. pen.. Per il ruolo di vertice assunto soprattutto all’indomani dell’arresto del padre Salvatore, avvenuto nell’agosto del 2007, nonché in seguito alla scelta collaborativa del genitore, risalente all’ottobre del 2010. ha reso rilevanti dichiarazioni in ordine alla struttura dell’associazioneRDI, con funzioni apicali; LO RUSSO Mario, capo e promotore deH’omonimo clan, ha iniziato a collaborare con la giustizia in data 21.3.2016, quando era detenuto al regime speciale di cui alTart.41 bis ord. pen..
Ha ammesso la sua partecipazione all’organizzazione e a diversi omicidi avvenuti negli anni
’80; ha reso dichiarazioni sulle attività estorsive e sul settore degli stupefacenti gestito dal clan. Ha anche riferito dei rapporti con altri clan operanti in territori limitrofi;MOLINO Massimo manifestava la volontà di collaborare con la giustizia in data 12.06.2021
da detenuto, riferendo che fino al giorno prima del suo arresto aveva fatto parte del clan
LICC1ARDI, e segnatamente del gruppo criminale riconducibile a CARELLA Luigi detto
“Gigino a’ gallina”;PALMIERI Emmanuele, affiliato al clan Lo Russo, ha manifestato la volontà di collaborarc con la giustizia in data 16 agosto 2021; ha reso dichiarazioni sulle compagini criminose operanti in Miano, Piscinola Marianella e Chiaiano, ed in particolare sui traffici di droga, omicidi e tentati omicidi realizzati per conto del clan Lo Russo;  PANDOLFI Daniele, militante nel clan Vastarella della Sanità a partire dal 2014 e fino alla data del suo arresto, ha manifestato la volontà di collaborare con la giustizia in data 18.4.18. Ha offerto un rilevante contributo conoscitivo su diversi eventi omicidiari e fatti di sangue verificatisi nella Sanità oltre che sulla gestione degli affari illeciti dei vari clan operanti in tale quartiere (Vastarella, Mauro, Sequino-Savarcse, Esposito-Genidoni) ma anche in altre zone della città (clan Ferrigno di piazza Mazzini, clan Licciardi di Secondigliano, clan Sacco del Vomero); PAONE Raffaele ho fatto parte del clan VANELLA-GRASSI dal 2013, in particolare del gruppo criminale “GRIMALDI” operante nel quartiere di San Pietro a Paticmo di Napoli. Arrestato il 20.12.2023, ha iniziato a collaborare con la giustizia il 31.5.2024. oltre a riferire dell’organigramma e del funzionamento dell’organizzazione criminale di appartenenza, ha reso dichiarazioni anche sugli affari criminali di alcuni clan dell’area nord di Napoli; RICCIO Pasquale, esponente di primo piano della famiglia ABBINANTE facente parte del più ampio gruppo criminale formato dalle famiglie ABETE-ABBINANTE-NOTTURNO;  ROSELLI Salvatore, affiliato al clan Di Lauro, ha iniziato a collaborare con la giustizia in data 1.2.2023. Oltre a tracciare il proprio profilo criminale, ha riferito di molteplici tematiche rilevanti per le indagini sulla criminalità organizzata di Napoli-Scampia, Melito di Napoli, Mugnano di Napoli e zone limitrofe; TORRE Mariano, affiliato al clan Lo Russo, ha iniziato a collaborare il 30.11.2017. Ha
riferito sui rapporti intrattenuti dal clan di appartenenza con altri sodalizi criminali operanti nei territori limitrofi: Licciardi, Amato-Pagano, Vanella-Grassi, Abbinante, Contini; VITAGLIANO Fabio, che ha manifestato la volontà di collaborare con la giustizia nel mese
di maggio 2013, ha confessato la sua appartenenza al clan Amato-Pagano, riferendo in
particolare di essere alle dirette dipendenze di Mariano Riccio

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