L’ennesimo tragico incidente stradale ha spezzato improvvisamente la vita di Luigi Palumbo, gettando nello sconforto l’intera comunità di Scala, Amalfi e Maiori.
La tragedia è avvenuta lungo la statale 163 Amalfitana: il pedone è stato falciato da una moto di alta cilindrata in corsa, mentre attraversava sulle strisce pedonali, in zona Vettica. Inutili, purtroppo, i soccorsi: l’uomo, 72enne originario di Scala, è morto poco dopo. Sul luogo del sinistro, anche i carabinieri e la Polizia Municipale che hanno avviato gli accertamenti del caso per ricostruire l’esatta dinamica e le cause della tragedia.
Sul posto, oltre ai sanitari del 118, sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Amalfi per tutti gli accertamenti del caso. L’incidente, purtroppo, riaccende il dibattito sulla sicurezza della SS 163 Amalfitana, arteria che, troppo spesso, è stata teatro di tragedie. Soltanto poche sere fa si era verificato un altro investimento sul lungomare di Maiori. In seguito al quale erano finite in ospedale una mamma e la sua bambina di 7 anni, travolte da uno scooter. Pericoli che aumentano soprattutto durante il periodo estivo quando la statale è percorsa da migliaia di mezzi, molti dei quali guidati da turisti che conoscono poco le insidie di quella strada.
Ed è così la FeNAILP, che per voce del delegato territoriale di Amalfi Franco Florio, denuncia “il pericolo quotidiano rappresentato dal traffico incontrollato lungo la Statale Amalfitana, una delle arterie più belle ma anche più pericolose del Paese”.
«Durante tutti i weekend invernali e per l’intera stagione estiva la Costiera si trasforma in un velodromo a cielo aperto.
Chi percorre queste strade a velocità folli non solo infrange la legge, ma mette in pericolo vite umane. Abbiamo più volte sollecitato Prefetto, ANAS e Sindaci affinché venga adottata l’unica misura realmente deterrente: l’installazione di autovelox lungo tutto il tracciato costiero», dichiara Florio.
I Sindaci della Costiera, insieme alle realtà associative come la FeNAILP, invocano un intervento del Governo centrale per sbloccare le autorizzazioni necessarie all’installazione dei dispositivi elettronici di controllo della velocità.
«Non è più solo una questione di sicurezza ma di responsabilità morale. Ogni vita persa è una sconfitta per tutti. Con l’introduzione degli autovelox possiamo salvare vite e, al contempo, generare un gettito utile per i Comuni, da reinvestire in sicurezza e servizi», conclude Florio.
FeNAILP Amalfi “rinnova il proprio appello a tutte le istituzioni competenti: fermiamo questa strage silenziosa, prima che sia troppo tardi”.