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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Italiano ucciso in Messico: “Così muore un ladro”. Ansia per i 3 napoletani

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Un intermediario finanziario, Alberto Villani, 37 anni, che abitava a Pavia, è stato trovato ucciso con due colpi di revolver alla testa e il suo corpo è stato messo in un sacco di plastica a Tlaltizaplan, una cittadina di 45 mila abitanti a circa 100 chilometri da Città del Messico nello stato di Morelos. Lo riporta La Provincia Pavese secondo la quale a fianco del corpo è stato ritrovato un cartello in spagnolo con la scritta: «Questo mi è successo per essere un ladro».

Secondo il quotidiano, la Polizia messicana non è in grado di avanzare ipotesi sull’omicidio del broker che era spesso in viaggio per lavoro, soprattutto nei paesi di lingua spagnola. L’uomo era nato a Valencia, in Spagna. Il corpo di Villani è stato trovato il 26 marzo e l’ultimo contatto con la convivente, una donna originaria di El Salvador, con cui viveva a Pavia era stato il 20. La donna aveva quindi presentato denuncia alla Questura di Pavia ed era stata attivata la Polizia messicana che ha trovato il corpo.

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Il Procuratore Generale dello Stato di Jalisco eseguirà ulteriori mandati di arresto contro la polizia municipale di Tecalitlán coinvolti nella scomparsa di tre uomini italiani, avvenuta lo scorso 31 gennaio. Il Segretario generale del governo dell’organizzazione, Roberto Lopez Lara, ha riferito che sono ricercati altri tre poliziotti: “Abbiamo bisogno di fare altri tre arresti legati a questo tema. Non smetteremo di cercare questi cittadini italiani, più la polizia è coinvolta, sì, tra questi il ​​direttore della società, Hugo Martínez Muñiz, che è ancora latitante».

Il funzionario dello stato spiegato che non ci sono denunce contro gli italiani, dopo che l’accusa ha rivelato che uno di loro è stato arrestato a Campeche quattro anni fa, ma è stato rilasciato dal carcere, non controllato la sua responsabilità per il reato in Jalisco: «In In questi momenti, non ho alcuna informazione nell’ufficio del Procuratore di Stato. Abbiamo a che fare con i pubblici ministeri di tutti gli stati» ha spiegato.

Sabato scorso l’Avvocatura dello Stato ha riferito che quattro poliziotti, tre uomini e una donna, sono stati arrestati e accusati davanti a un giudice penale della scomparsa dei tre italiani che si arrese a un gruppo criminale che opera nel sud dello stato. I poliziotti coinvolti rischiano da 40 a 60 anni di carcere secondo il codice penale di Jalisco. Francesco Russo, figlio di uno dei tre italiani scomparsi, aveva dichiarato in un’intervista all’emittente pubblica italiana che «La polizia messicana ha venduto i miei parenti per 43 euro».

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