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mercoledì, Maggio 8, 2024
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La camorra ruba anche i Rolex, arresti dopo il colpo da 40mila euro

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La camorra ruba anche i Rolex, arresti dopo il colpo da 40mila euro.  Stamane all’alba la Polizia di Stato sta eseguendo un’ordinanza cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Salerno su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di 5 soggetti. Sono indagati diverso titolo per i reati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, rapina aggravata dall’uso delle armi, ricettazione, porto e detenzione illegali di arma comune da sparo nonché detenzione ai fini di spaccio di hashish.

L’esecuzione del provvedimento coercitivo segue un’attività di indagine nell’ambito della quale, secondo quanto ritenuto dal GIP, sarebbe emerso il tentativo posto in essere da alcuni soggetti, taluni dei quali già condannati per reati di criminalità organizzata, – di aggredire taluni grossisti del locale mercato ittico al fine di ottenere il pagamento del rateo estorsivo.

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Alla individuazione dei responsabili dei reati, tutti sottoposti alla misura custodiale in carcere ad eccezione di un solo destinatario degli arresti domiciliari, si è pervenuti, sulla scorta delle emergenze probatorie – evidentemente da sottoporre al vaglio dibattimentale – che hanno consentito di individuarli come verosimili autori di un tentativo di estorsione commesso ai danni del titolare di uno dei punti vendita all’ingrosso.

RAPINA ROLEX

Secondo la ricostruzione fatta propria dal giudice, la vittima, un commerciante del mercato ittico di Salerno, avrebbe ricevuto messaggi telefonici minatori nel mese di marzo 2021 dopo aver subito, nel precedente mese di gennaio, una rapina nel corso della quale, percosso con un tubolare in ferro, avrebbe subito la sottrazione di 40mila euro e di un orologio marca Rolex.

Al fine di rappresentare la provenienza delle richieste, la vittima medesima sarebbe stata convocata ad un incontro nel corso del quale la pretesa sarebbe stata esplicitata con la chiara metodologia mafiosa. Secondo quanto ritenuto dal Giudice per le indagini preliminari, avrebbero anche consentito di cogliere la matrice camorristica del delitto.

Due degli indagati risultano già detenuti poiché sottoposti a fermo di indiziato di delitto nel mese di agosto 2021 per il reato di detenzione di armi aggravato dal metodo mafioso; un altro risulta gravato da precedenti penali in materia di armi e stupefacenti. Gli stessi soggetti, unitamente ad un altro concorrente identificato, sono stati individuati come responsabili della violenta rapina commessa in precedenza nei confronti dell’imprenditore, messa in stretta connessione con la successiva richiesta estorsiva.

L’AGGUATO

Due dei soggetti tratti in arresto – uno dei quali è stato destinatario il 13 aprile 2021 di un
agguato armato che ne ha portato al ferimento e per il quale sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto R. G. e N. F. avrebbero rappresentato alla vittima, di operare per conto un altro dei soggetti arrestati, a carico del quale, peraltro, la stessa Procura della Repubblica non ha ritenuto la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza quanto all’episodio estorsivo, già condannato sia per la sua appartenenza, in qualità di promotore e direttore, al clan Panella-D’Agostino. 

Questi, tuttavia, è stato colpito dal provvedimento cautelare in quanto si è ritenuta la sussistenza di gravi indizi, anche questi evidentemente allo stato delle indagini e salvo verifica dibattimentale, quanto al delitto di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti del tipo hashish. Il giudice ha infine emesso il provvedimento cautelare, nei confronti di uno degli indagati, per il delitto di detenzione di armi comuni da sparo.

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