Arrivederci inverno: il 20 marzo, esattamente alle ore 04,06 italiane, è scattato l’equinozio di primavera, il giorno dell’anno caratterizzato da 12 ore di luce e 12 di buio, proprio come accade anche all’equinozio d’autunno.
Con la primavera, arrivano anche le belle giornate. Come riportato dagli esperti de ilMeteo.it, “la giornata di oggi sarà caratterizzata da generali condizioni di cielo poco nuvoloso, min 9°C, max 20°C. Entrando nel dettaglio, avremo cielo poco nuvoloso al mattino e al pomeriggio, bel tempo alla sera. Durante la giornata di oggi si registrerà una temperatura massima di 20°C alle ore 15, mentre la minima alle ore 6 sarà di 9°C.
Giovedì 21 marzo: bella giornata di sole. Durante la giornata di domani si registrerà una temperatura massima di 18°C alle ore 14, mentre la minima alle ore 6 sarà di 9°C.
Venerdì 22 marzo: giornata caratterizzata da nuvolosità di passaggio, minima 11°C, massima 17°C. In particolare avremo cielo in prevalenza coperto al mattino, nuvolosità innocua al pomeriggio, cielo poco nuvoloso alla sera. Durante la giornata si registrerà una temperatura massima di 17°C alle ore 15, mentre la minima alle ore 3 sarà di 11°C”.
L’equinozio di primavera
La data d’inizio della primavera spesso si colloca il 21 marzo, ma in realtà può variare tra il 19 e il 21 marzo a causa dell’equinozio primaverile, che può cadere in questi giorni. Quest’anno, come nel 2025 e nel 2026, l’equinozio primaverile avverrà il 20 marzo, con orari diversi. Questa discrepanza tra gli anni deriva dal fatto che l’anno solare, della durata di 365,25 giorni, non coincide esattamente con il calendario gregoriano. Gli anni bisestili, come il 2024, aggiungono un giorno intero, ma nel corso del tempo si accumulano piccoli ritardi, portando a sfasamenti. Ad esempio, nel 2023 l’equinozio primaverile è avvenuto circa 6 ore dopo rispetto all’anno precedente, mentre nel 2024 è avvenuto il 20 marzo alle ore 3:06 del mattino UTC. Per il 2025 e il 2026, entrambi non bisestili, l’equinozio primaverile cadrà sempre il 20 marzo, ma con uno scarto di 6 ore rispetto all’anno precedente.
