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venerdì, Aprile 19, 2024
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L’amore anche in carcere, il garante dei detenuti della Campania: “Garantire spazi per l’intimità”

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Consentire ai detenuti di ricevere visite in carcere in spazi non necessariamente controllati da sistemi audiovisivi. È quanto la necessità ravvisata dal garante regionale dei detenuti Samuele Ciambriello. L’occasione per parlarne, la pubblicazione del secondo numero della raccolta Quaderni di Ricerca dal titolo “Habitat e Affettività’’ in rispetto della dignità umana.

Le legislazioni degli altri Paesi

Spagna, Portogallo, Francia, Svezia, Croazia, Austria, Danimarca, Olanda e ancora Norvegia, il Belgio, la Svizzera i detenuti possono ricevere visite dei familiari in spazi senza controllo audiovisivo. Non solo: anche il numero delle telefonate è altro. In Italia, invece, ricorda Ciambriello, «le dotazioni igienico sanitarie insufficienti nelle celle, i ritardi burocratici impediscono un Habitat in grado di tutelare la dignità del detenuto e delle loro famiglie» Tutto ciò, nonostante una condanna nel 2013 dalla Corte europea dei diritti umani sul sovraffollamento delle celle.

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La mancanza di spazi intimi

Il garante regionale dei detenuti afferma: «Mancano ulteriori spazi per colloqui più intimi. A ogni persona, e ancor di più al detenuto, non si può negare il diritto di amare ed essere amato». Ciambriello cita la legge della Francia sui «piccoli appartamenti separati in cui i detenuti possono ricevere l’intera famiglia per un periodo di tempo che va dalle 6 alle 72 ore».

La costruzione del carcere di Nola

Il Coronavirus ha palesemente mostrato le contraddizioni di un sistema carcerario in cui la piaga del sovraffollamento continua a essere profonda. La pandemia ha inoltre costretto i detenuti a colloquiare a distanza con i parenti. Per tutte queste ragioni, appare ancora più urgente la costruzione di nuove carceri. In Campania sarà costruito a Nola. Problemi strutturali ai terreni, rendono incerti i tempi. Secondo il progetto le celle saranno senza sbarre  e i detenuti potranno svolgere attività lavorative, sociali, sportive grazie all’utilizzo di campi di calcio, laboratori, un teatro, spazi verdi a cui s’aggiungerà un sistema di videosorveglianza sofisticato.

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Antonio Sabbatino
Antonio Sabbatino
Iscritto all'Albo dei pubblicisti dall'ottobre 2012, ho sviluppato nel corso degli anni diverse competenze frutto dell’esperienza sul campo in ambito politico, sociale e di cronaca, sia bianca che nera. Sono stato conduttore radiofonico di programmi musicali presso Radioattiva, radio web napoletana e redattore e collaboratore di diverse testate online. Attualmente sono inviato per il quotidiano Roma, il più antico giornale napoletano, di InterNapoli.it che rappresenta una delle realtà più dinamiche del panorama giornalistico napoletano, campano, la neonata testata Tell che approfondisce i grandi temi politico-sociali a più livelli e Comunicare il Sociale rivista specializzata di Terzo Settore.
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