Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, in occasione della presentazione della Festa della Musica ha annunciato la mobilitazione per consentire all’orchestra giovanile Scarlatti di Napoli, di vedersi riconosciuto uno status di orchestra nazionale che le consentirà di accedere ai sostegni necessari a «evitare lo spopolamento» dei musicisti. Ovvero, la chiusura. Ricordiamo inoltre l’orchestra Scarlatti per il compianto Giogiò Cutolo, ucciso a 24 anni per una banale lite per il parcheggio di uno scooter il 31 agosto 2023 a Napoli.
L’orchestra Scarlatti potrebbe chiudere battenti a dicembre
La Nuova Orchestra Scarlatti, infatti, potrebbe chiudere i battenti nel 2026 per carenza di fondi e per l’assenza di un auditorium stabile, come annuncia l’allarme del maestro Gaetano Russo, direttore dell’orchestra. A differenza di altre orchestre giovanili regionali, ha spiegato il ministro, la Campania non ha un’orchestra riconosciuta e di conseguenza la Scarlatti non può avere i «sostegni che poi consentiranno ai ragazzi di proseguire l’attività» evitando che «i migliori talenti si indirizzino verso le altre orchestre giovanili in altre regioni».
Della questione si sta occupando il Mic ma, ha aggiunto il ministro dello Sport, «noi abbiamo dato un altro piccolo contributo perché si possa arrivare a una definizione del problema».
Il ministro Abodi e il ministro Giuli intervengono per il riconoscimento dell’orchestra
D’altronde la questione del riconoscimento dell’orchestra Scarlatto era già stata oggetto di discussione lo scorso settembre, quando il ministro della Cultura Alessandro Giuli ebbe modo di incontrare l’orchestra: “Giuli – ricorda il maestro Russo – si dimostrò disponibile ad impegnarsi. Da allora sto ancora aspettando un appuntamento. Settembre è passato da un po’ e noi abbiamo tempo solo fino a dicembre, poi dobbiamo chiudere”.
Il musicista dell’orchestra Giorgò Cutolo ucciso nel 2023 e la mamma Daniela di Maggio
Una delle più grandi riconoscimento della Nuova Orchestra è Daniela di Maggio, mamma di Giorgiò Cutolo. “Un’orchestra stabile di Napoli era il sogno di Giorgiò, quel maledetto agosto mio figlio era rimasto in città perchè aveva rifiutato il posto all’orchestra stabile di Sanremo per restare nella nuova Scarlatti che sognava diventasse stabile. Se dovesse arrivare questo riconoscimento sarebbe importante per tutti e non renderebbe vano il sacrificio di Giorgiò che per l’ennesima volta, ha dato un contributo a questa società, perchè grazie a lui e alla Nuova Scarlatti la musica e il bello di questa città non muoiono”. Dice Daniela con la voce rotta dal pianto.