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mercoledì, Aprile 24, 2024
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“Magnetti gli sparò in bocca”, l’ascesa della Vanella spiegata dal pentito

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Cosa sia accaduto a Secondigliano tra il 2007 e il 2012 è materia alquanto controversa. A svelare i retroscena di quel periodo che segnarono l’apogeo della fazione degli scissionisti è stato Gianluca Giugliano, ex affiliato ai Marino delle Case celesti e personaggio molto vicino ai gruppi che si sono contesi a suon di morti ammazzati Secondigliano e Scampia. Giugliano ha spiegato come, a partire dal 2007 in poi, la Vanella divenne così forte da ‘fagogitare’ in pratica anche gli stessi Marino visti i rapporti che c’erano tra Antonio Mennetta e Roberto Manganiello, reggente delle case celesti.

Giugliano ha in particolare svelato i retroscena del duplice omicidio Stanchi-Montò che segnò la frattura tra la Vanella e gli Abete-Abbinante:«Volevamo andare a prendere Raffaele Stanchi al Bingo – racconta Giugliano – ma sapemmo che quella sera sarebbe rimasto a casa per vedere la partita del Napoli. L’accordo era di tenerli in vita, anche se Luigi Montò dei due milioni di euro non sapeva niente e poteva morire. “Lello bastone” no, doveva darci i soldi e perciò volevano solo farlo parlare. Perciò lo chiudemmo in uno stanzino e cominciammo a picchiarlo. Lui ripeteva di non essersi preso niente: nè per lui nè per Arcangelo Abete. A un certo punto Fabio Magnetti perse la pazienza e gli sparo`. Nel frattempo era già stato ucciso Montò

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