Lettera aperta dei balneari di Licola a causa del disastro ambientale che vede da alcuni giorni l’acqua color marrone. A parlare è Antonio Savanelli, titolare del Toma beach a Licola:”Noi balneari
Abbiamo avuto il “coraggio “ di investire in un luogo dove prima c’era solo desolazione. Ci separano 500 mt dal così detto Bronx che era l’unico motivo che rendeva noto licola, vedi striscia la notizia intervenuta più volte. Adesso siamo subentrati noi imprenditori che con i nostri stabilimenti balneari e i nostri servizi abbiamo risollevato la zona riqualificandola Ci abbiamo creduto e con molta fatica abbiamo lottato in questi anni nonostante le numerose difficoltà! I controlli periodici che spesso ci hanno costretti a chiudere , le concessioni demaniali che viene posticipata sempre di più di anno in anno quest’anno al 18 luglio . Siamo nelle mani di uno Stato che non ci tutela . Che preferisce veder fallire il proprio paese; e oggi ancora di più , disperati ( e scrivo con un magone in gola) dalla situazione che si è presentata nel nostro mare .
Situazione segnalata da migliaia di cittadini : e noi balneari abbiamo dovuto rimborsare gli utenti ,si tratta di un vero disastro ambientale che oltre a privarci del lavoro , ci priva del nostro diritto di cittadini. Si fa polemica solo sulle spiagge libere e sui diritti dei cittadini, ed un mare balneabile non ne è forse un diritto! Non si presta attenzione alla tassazione comunale e a tutti i vincoli e soprusi che siamo costretti a vivere quotidianamente. Siamo stanchi ! Vergongnatevi”.
Mare indecente a Licola, lo sfogo dei balneari:”Costretti a rimborsare le persone, vani i nostri sforzi”
