L’otto dicembre é venuta a mancare Martina Campanile, una ragazzina ricoverata dall’inizio di novembre in rianimazione per insufficienza respiratoria da infezione Sars-cov-2.
A causa di patologie Martina non era vaccinata
Martina era una ragazzina di 14 anni che abitava con la famiglia nella provincia di Ancona, aveva alcune patologie genetiche e aveva subito un trapianto renale con conseguente immunosoppressione farmacologica. Per quest’ultimo motivo non era stata vaccinata. La ragazzina aveva preso il Covid all’inizio di dicembre ed era arrivata in ospedale che versava già in gravi condizioni a causa delle patologie di cui la ragazzina soffriva.
La morte della ragazzina e le parole dell’ospedale
E’ morta intorno alle 12 di mercoledì 8 dicembre, per un aggravamento improvviso delle sue condizioni, fa sapere l’azienda Ospedali Riuniti di Ancona. I medici dichiarano che quest’infezione: “ha portato ad una rapida precipitazione delle condizioni emodinamiche fino all’arresto cardiocircolatorio non responsivo alle manovre di rianimazione cardiopolmonare”. Fin dal ricovero le sue condizioni sembravano subito critiche e in via di peggioramento. Perciò era stata intubata con ventilazione meccanica e sottoposta a cicli di pronazione. In casa anche il fratellino era risultato positivo.
Le parole della madre sui social
La madre aveva affidato ai social la sua disperazione con queste parole: “Spero che la gente ignorante capisca che il Covid esiste, che è un mostro che ti può distruggere e soprattutto chi è vaccinato deve capire che non bisogna abbassare la guardia. Il virus ora sta colpendo soprattutto i bimbi. Questa cosa ci fa capire che gli adulti stanno abbassando la guardia e i bimbi poi pagano le conseguenze”. Le condizioni della ragazzina erano andate poi peggiorando ,“soprattutto per il progressivo deterioramento della funzionalità polmonare”, secondo l’azienda ospedaliera e non è mai stato pensabile estubarla.
Le parole dell’assessore regionale alla Sanità
La morte di Martina ha scosso tutti. La vicinanza a questa famiglia è dimostrato dalle parole dell’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini: “Ho chiamato il babbo ed ho espresso la vicinanza alla famiglia da parte della Giunta regionale, del presidente Francesco Acquaroli e di tutta la nostra comunità per questa gravissima perdita”.
