Nelle prime ore di questa giornata, il noto scrittore napoletano Maurizio De Giovanni (64 anni) è stato colto da un malore, poi accertato come infarto. Trasportato d’urgenza al Cardarelli, i medici l’hanno sottoposto ad un’operazione di angioplastica che ha dato un risultato finale positivo.
Il bollettino ufficiale del Cardarelli sulle condizioni di Maurizio De Giovanni: sono stabili
Negli ultimi minuti, inoltre, è stato diramato un comunicato stampa contenente il bollettino ufficiale del Cardarelli sulle condizioni dell’autore. Nel messaggio si legge: “Bollettino Sanitario del paziente Maurizio De Giovanni. Il paziente è stato sottoposto nelle prime ore della giornata a ricovero per sindrome coronarica acuta (S.C.A.) e immediatamente sottoposto a procedura di rivascolarizzazione percutanea, con buon risultato finale. Attualmente è ricoverato nella UTIC dell’AORN Cardarelli e le condizioni cliniche sono stabili“.
Gli auguri di pronta guarigione da amici e fan sui canali social
Intanto resta ricoverato in ospedale sotto stretta osservazione del personale medico. Il senatore Sandro Ruotolo ha fatto gli auguri di pronta guarigione su Twitter allo scrittore: “Forza Maurizio! Maestro e fratello. L’infarto ti ha colpito nella notte e ora devi riposare e rimetterti in piedi presto. Sei una persona speciale. Ti vogliamo bene“. Sono tanti i fan e gli amici in ansia che stanno scrivendo messaggi sui social: “Non fare scherzi o ti preparo una pastiera con la pasta frolla surgelata”.
La dedica dell’amico Gianfranco Gallo e le riflessioni sui tempi di ripresa
“Maurizio de Giovanni che mi prendi in braccio invece di abbracciarmi, grosso come sei, io ti voglio bene da tempi non sospetti. Abbiamo il primo appuntamento di lavoro insieme, dopo circa 15 anni di conoscenza prima e amicizia poi. Io salto, tu prendimi sempre“, scrive l’attore Gianfranco Gallo. Dunque a causa dell’improvviso problema di salute, il tour di De Giovanni, previsto per quest’estate, è stato momentaneamente sospeso. Dopo l’intervento, può essere richiesto un percorso riabilitativo, ma soprattutto vanno messe in atto tutte le misure necessarie per la cosiddetta “prevenzione secondaria”.