Lo spaccio di droga a Secondigliano ha regole ben precise che vengono continuatamente ribadite negli ambienti criminali. Il dettaglio è emerso nell’inchiesta che ha colpito gli esponenti della Vanella Grassi: secondo l’indagine della Dda di Napoli, gli ex Girati sarebbero riusciti a spacciare droga all’interno del carcere di via Roma verso Scampia e dal loro quartier generale in via Cassano.
Nello stesso palazzo abitano la 54enne Rita Pitirollo, madre del ras Nico Grimaldi, e la sua aiutante 56enne Anna Cataldo. Quest’ultima avrebbe contributo attivamente all’attività di spaccio di droga lavorando accanto alla mamma del ras Nico Grimaldi con la quale a avrebbe preparato le dosi per la vendita al minuto.
In una conversazione intercettata nel settembre 20223, Cataldo avrebbe manifestato chiaramente l’intenzione di aprire una piazza di spaccio nella zona Perrone. Così l’aiutante di Pitirollo avrebbe dimostrato di conoscere le dinamiche criminali e le modalità per avviare un’attività illecita: è necessario pagare la mesata cioè al clan di riferimento. “Rita, ma non mi credi che un giorno..,inc…mi apro una “piazza in mezzo al Perrone?!”, dice Cataldo alla madre di Grimaldi.
Il viaggio dei droni sul carcere di Secondigliano, droga gestita dalla Vanella Grassi
La Vanella Grassi aveva in mano lo spaccio nel carcere e i membri dell’organizzazione riuscivano a consegnare la droga grazie ai droni. Tra gli arrestati ci sono il capo della fazione San Pietro Nico Grimaldi che era affiancato dalla moglie Addolorata De Falco e da sua madre Rita Pitirollo. Il dettaglio è emerso dall’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del Tribunale di Napoli Carlo Sarno.
Lo scorso 18 novembre è stata condotta un’operazione della Polizia in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale, su richiesta dalla Procura di Napoli. Sono 12 le persone ritenute, a vario titolo, gravemente indiziate dei reati associativi di traffico di droga e l’accesso indebito di cellulari per i detenuti.
Secondo i magistrati è evidente che ci siano delle spartizioni territoriali anche all’interno del carcere, infatti, le organizzazioni criminali hanno conoscenze anche strutturali. Gli altri arrestati sono Carmine Casaburi, Antonio Savati, Ciro Petrozzi, Sergio Cecere, Anna Cataldo, Rita Scarallo, Nicola Vellucci, Gaetano Grimaldi, Mario Orsi, Giuseppe Effuso.