“Mi dispiace per la morte di quel ragazzo, ma io sono innocente”. Parla dal carcere di Secondigliano, dov’è detenuto per omicidio, Francesco Pio Valda, accusato di aver ucciso, nella notte tra sabato 18 e domenica 19 marzo, il 18enne Francesco Pio Maimone agli chalet di Mergellina. Il giovane affida le sue parole, le prime visto che nell’interrogatorio di convalida del fermo aveva deciso di non proferire dichiarazioni, a Samuele Ciambriello, in visita ai detenuti del penitenziario napoletano. “Avevo una pistola a salve, qualcun altro ha sparato colpi veri, non io”. “Non ho visto nessuno a terra”. “Ho fornito le indicazioni per ritrovare l’arma che usavo”, avrebbe detto Valda, ma quella che lui descrive come una pistola giocattolo non è mai stata ritrovata. Sono sparite anche le scarpe, quelle costose che qualcuno, quella tragica sera, gli avrebbe sporcato dando inizio alla rissa poi finita in tragedia.
Il funerale di Francesco Pio Maimone
Sabato scorso dalle 15, presso la chiesa di San Lorenzo Martire a Pianura, si è tenuto l’ultimo saluto al ragazzo ucciso. Funerali partecipatissimi e commoventi, nel corso dei quali è stata anche letta una toccante lettera della sorella di Francesco Pio. Finita la funzione, e dopo l’uscita del feretro tra gli applausi, il carro funebre ha fatto il giro dell’isolato e si è fermato sotto casa del ragazzo. Lì gli amici lo aspettavano per un ultimo omaggio, tra le lacrime. Era stato allestito un palchetto, dal quale è stata diffusa una canzone dedicata a lui. Un ultimo momento di profondo cordoglio, che ha visto anche la madre e la sorella del ragazzo cedere al peso delle pesanti emozioni vissute.