Si è svolta nel pomeriggio di ieri l’autopsia sul corpo di Sabrina Nardella, la parrucchiera di Gaeta morta dopo essersi sottoposta a un intervento di chirurgia estetica nella clinica privata Iatropolis di Caserta. Gli accertamenti, ordinati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, si sono tenuti in obitorio a Napoli. Oltre ai periti nominati dall’autorità giudiziaria, ben quattro, un esperto di autopsie generali e tre esperti di tossicologia e anestesia, al lungo esame autoptico hanno partecipato anche i consulenti della parte civile e altri quattro medici legali nominati dai quattro indagati.
La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un’inchiesta, che vede indagate 5 persone, per omicidio colposo di Sabrina Nardella, la 38enne di Gaeta deceduta il 24 aprile scorso dopo un intervento di liposuzione presso la clinica Iatropolis di Caserta.
La donna, madre di due figli piccoli, si era sottoposta a un’operazione considerata di routine, che si è però conclusa in tragedia. A seguito del decesso, il sostituto procuratore Nicola Camerlingo ha disposto il sequestro della cartella clinica e l’autopsia sulla salma, che sarà effettuata il 30 aprile.
L’apertura del fascicolo rappresenta un atto dovuto per accertare eventuali responsabilità mediche: gli indagati avranno modo di chiarire la propria posizione nominando consulenti di parte.