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mercoledì, Maggio 15, 2024
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Napoli cancella i segni delle violenze, ripulita Piazza del Gesù: tifosi dell’Eintracht lasciano l’hotel sul lungomare

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Fino alle prime ore di questa mattina una task force dell’Asia, l’azienda per l’igiene urbana di Napoli, è intervenuta in Piazza del Gesù e Calata Trinità Maggiore per ripulire le aree nelle quali sono avvenuti gli incidenti tra tifosi e forze dell’ordine nella serata di ieri. I mezzi per la rimozione dei rifiuti ingombranti hanno affiancato quelli quotidianamente adibiti allo spazzamento e alla pulizia per prelevare, durante la notte, le suppellettili e gli arredi esterni dei locali vandalizzati durante i tafferugli. Già dalle prime ore della mattina Piazza del Gesù e le strade adiacenti sono ritornate al consueto decoro e restituite alla piena fruibilità da parte di cittadini e turisti.

Napoli-Eintracht: task force in azione, ripulito il centro

– I tifosi tedeschi hanno lasciato tutti l’albergo del lungomare di Napoli dove erano ospitati e nelle cui vicinanze la scorsa notte c’era stato un tentativo di assalto da parte di ultras partenopei. Sono stati portati, a bordo di bus, verso Salerno, Roma e Capodichino per raggiungere le rispettive destinazioni in Germania. I mezzi sono scortati da un ingente spiegamento di forze dell’ordine.

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In città, in pieno centro, Piazza del Gesù, restano i segni della guerriglia con cocci di vetro, pietre, tavolini divelti con pesanti danni ai commercianti della zona

Napoli-Eintracht: scontri tra tifosi, primi 7 arresti

Sette tifosi napoletani sono stati arrestati nel corso della notte per gli scontri con le forze di polizia che si sono verificati ieri prima e dopo la gara di Champions League tra il Napoli e l’Eintracht. Si tratta, secondo quanto si apprende, di una prima tranche e il numero potrebbe crescere nelle prossime ore.  Quattro arresti, di cui uno in flagranza, sono stati notificati per i tafferugli verificatisi ieri sera sul lungomare della città, nei pressi dell’hotel dove alloggiavano gli ultras tedeschi. Altri tre, in differita, sono stati notificati invece per gli scontri avvenuti nel pomeriggio in piazza del Gesù.

Napoli come un campo di battaglia. Incidenti anche nella notte

A Napoli una giornata di violenza e di follia ultrà. Strade del centro storico trasformate in un campo di battaglia, negozi danneggiati, una volante della polizia incendiata, bus nuovi dei trasporti pubblici con i vetri fracassati. Una vera guerriglia scatenata dalle tifoserie di Napoli e Eintracht che è proseguita per tutta la notte, anche dopo la vittoria del Napoli, con incidenti avvenuti a ridosso dell’hotel dove sono ospitati i supporter tedeschi. L’albergo è stato oggetto di un tentativo di assalto da parte di ultras partenopei, respinto dalle forze dell’ordine. A terra sono state trovate anche tre molotov.

Per la città una giornata da dimenticare. E poi un diluvio di polemiche, col ministro Piantedosi e la gestione della sicurezza nel mirino. In molti chiedono al responsabile del Viminale di spiegare cosa non ha funzionato, la Lega vuole che sia il governo tedesco a pagare i danni, mentre il sindaco Gaetano Manfredi parla di “scene di devastazione inaccettabili”.
“Condanniamo fermamente gli atti inqualificabili di chi si è reso protagonista di questa violenza, da qualsiasi parte sia giunta”, ha detto Manfredi facendo anche sapere di avere incontrato nella sede del Comune l’ambasciatore tedesco “per condannare insieme gli atti di violenza e ribadire il forte legame tra Napoli e la Germania”.

Da Berlino è arrivata la condanna delle violenze da parte della ministra dell’interno, Nancy Faeser, per la quale “i violenti e i teppisti distruggono lo sport”. Parole dure anche dal quotidiano poplare Bild Zeitung, che titola “vergogna Champions League a Napoli”, accusando i tifosi dell’Eintracht di aver “vandalizzato” la città “assieme agli hooligan dell’Atalanta”. Di possibili legami fra la tifoseria di Francoforte e quella bergamasca parla anche la Frankfurter Allgemeine Zeitung. Nonostante il divieto di vendita dei biglietti ai tedeschi residenti a Francoforte, dalla Germania i tifosi sono arrivati comunque in centinaia a Napoli – circa 600 la stima – provenienti in treno da Salerno e in aeroporto a Capodichino. I primi atti di violenza sono avvenuti nella notte tra martedì e mercoledì in piazza Bellini, dove un gruppo di tifosi ha lanciato bottiglie di vetro contro un bar che era chiuso. Sempre nella nottata, lungo il tragitto tra la stazione e il lungomare, dove si trova uno degli alberghi che li ha ospitati, uno dei bus dei tifosi tedeschi è stato fatto oggetto del lancio di petardi.
Per tutta la giornata un migliaio di uomini delle forze dell’ordine hanno lavorato per evitare la caccia all’uomo da parte dei napoletani. La situazione si è placata solo nel primo pomeriggio quando, grazie alla pioggia, i gruppi di stranieri si sono diradati per poi ritrovarsi in piazza del Gesù. È proprio qui però, all’improvviso, è scoppiata la guerriglia. Circa 200 tifosi napoletani, quasi tutti con il volto coperto e con i caschi, sono scesi da via San Sebastiano e da alcuni vicoli adiacenti raccogliendo lungo il percorso pietre e bottiglie.
Davanti alla chiesa del Gesù nuovo, la cui facciata è fresca di restauro, e della basilica di Santa Chiara, è divampata la violenza. La polizia ha formato un cordone tra i due gruppi ma è iniziato un lancio di petardi e pietre e gli ultrà hanno usato cassonetti e sedie dei bar per affrontarsi. Una violenza consumata tra i cittadini e turisti in lacrime che cercavano riparo. Minuti di terrore puro. La polizia ha respinto l’assalto, lanciando lacrimogeni e tenendo bloccati i tedeschi.
Ma lungo Calata Trinità Maggiore, la strada che da piazza del Gesù conduce verso via Monteoliveto, è ritornata la tensione: viene data alle fiamme una volante della polizia e altre vetture delle forze dell’ordine sono state danneggiate. Sul selciato è stata trovata anche una pistola: era di un agente, finita a terra nel corso degli scontri e poi recuperata da un suo collega. La polizia, dopo aver finalmente allontanato i napoletani, ha costretto i tedeschi a salire su cinque bus.
Quando è iniziato il trasbordo c’è stato il secondo round.

Questa volta hanno agito alcuni gruppi che erano a volto scoperto. Hanno lanciato pietre e bottiglie contro i mezzi, sfondando i finestrini. Episodi che domattina saranno esaminati in una riunione urgente del Comitato di ordine e sicurezza pubblica, convocato dal prefetto Claudio Palomba, e che spingono fonti di Polizia a sottolineare come “il divieto di vendita dei biglietti” ai tifosi dell’Eintracht “era giustificato”. Gli apparati di sicurezza italiani avevano “piena contezza della pericolosità” degli ultrà tedeschi e del rischio di scontri con quelli locali, tanto da rinnovare il provvedimento dopo la decisione di sospensione del Tar nonostante alcuni sostenessero fosse un “atto discriminatorio” da parte dell’Italia. Ma la gestione della piazza finisce sotto accusa. Il leader di Azione Calenda attacca il responsabile del Viminale. Sulla stessa lunghezza d’onda il segretario di Più Europa, Riccardo Magi, “Piantedosi è inadeguato”, mentre il Pd, con Piero De Luca e Marco Sarracino, invita il ministro a dire cosa non ha funzionato

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