Napoli pazza di Antonio Conte. Il nuovo allenatore azzurro, presentato ieri in conferenza stampa, ha conquistato il cuore dei tifosi azzurri promettendo di ricambiare tutto l’amore ricevuto fino ad oggi. Una promessa che ha caricato ulteriormente l’ambiente al punto che in città è già apparso il primo murale. L’artista Luciano Ranieri ha infatti pubblicato sui social alcuni video della sua opera d’arte realizzata e ormai ultimata al Rione Bronx a Napoli.
Pochi acquisti ma mirati, il Napoli che Conte vorrebbe per vincere
Antonio Conte ha ben chiaro nella testa come giocherà il suo Napoli ed il modulo da adottare, senza però legarsi ad un preciso schieramento tattico: la squadra dovrà essere camaleontica ma fondata su una difesa arcigna e tanta imprevedibilità in attacco. Per questo motivo pare lecito pensare che il tecnico salentino, da anni votato alla difesa a tre possa partire con un 3-4-2-1 e poi magari cambiare a gara in corso.
Nel corso della conferenza stampa di ieri, Conte ha praticamente Blindato la porta con Alex Meret che sarà il titolare e l’emergente Elia Caprile a sfruttare le occasioni che capiteranno nel corso della stagione.
In difesa i partenopei sono pronti a fare follie per Alessandro Buongiorno, che ha già raggiunto un’intesa con Giovanni Manna ed attende il via libera da Urbano Cairo per sposare il progetto azzurro. Come braccetto di destra ci sarà Rrahmani (l’alternativa è Di Lorenzo), a sinistra piace sempre lo svincolato Mario Hermoso (con cui manca l’accordo sulle commissioni per gli agenti), ma occhio ad un ritorno di fiamma per Radu Dragusin, qualora il Tottenham decidesse di darlo in prestito con diritto di riscatto fissato tra i 25 e i 30 milioni di euro. In partenza Ostigard e Natan, mentre a permanenza di Juan Jesus è più che mai in bilico, ancbe se potrebbe restare per completare il reparto difensivo, insieme all’ormai azzurro Rafa Marin.
Il duo di centrocampo sarà composto ancora una volta da Anguissa e Lobotka, con Folorunsho subito alle spelle. Da valutare, invece, il futuro di Cajuste e Gaetano e le eventuali occasioni di mercato.
Sugli esterni da una parte ci saranno Matias Olivera e, probabilmente, Leonardo Spinazzola, dall’altra Pasquale Mazzocchi e il capitano Giovanni Di Lorenzo, che Conte non vuol lasciar partire assolutamente.
Sarà un Napoli improntato sulla fantasia di Kvaratskhelia, ma che sfrutterà anche calciatori con doti simili come Lindstrom e Politano. Partire dall’esterno ma anche accentrarsi, grazie alle qualità nel dribbling e nell’ultimo passaggio, sono queste alcune idee del tecnico salentino che fanno pensare ad un 3-4-3 o per meglio dire un 3-4-2-1. Nei due dietro il centravanti, il punto fermo sarebbe naturalmente Kvara, mentre l’altra maglia sarebbe contesa da Politano e Lindstrom. In quella posizione sarebbero però utilizzabili anche Jack Raspadori e Cyril Ngonge, sempre che dal mercato non arrivino opportunità. Nei giorni scorsi non sono stati pochi i roumors che portavano a Federico Chiesa, ma sarà difficile, dopo il caso Di Lorenzo, che Napoli e Juventus possano concludere affari insieme. E così bisognerà tenere d’occhio quello che era un vecchio pallino di Aurelio De Laurentiis: Alfred Gudmunsson che freme per un’esperienza in un top club e sarebbe l’ideale nel ruolo di sotto punta.
Capitolo centravanti, Romelu Lukaku e giorno e notte nei pensieri di Antonio Conte, ma fina a quando non arriverà un’offerta cocreta per la cessione di Victor Osimhen, sarà impossibile affondare il colpo. Il Cholito Simeone è destinato a partire e il suo posto di bomber di scorta potrebbe essere preso da Lorenzo Lucca, appena riscattato dall’Udinese o anche restare vuoto qualora si pensasse di poter utilizzare in quel ruolo Raspadori e Ngonge.
