La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti in relazione alla donna di 28 anni, positiva al Covid e non vaccinata, morta nei giorni scorsi al Policlinico Umberto I di Roma dopo che, durante la degenza, è stato possibile farla partorire quando si è capito che le sue condizioni erano ormai disperate.
La ragazza di Aprilia era ricoverata dal 7 gennaio dopo che le era stata riscontrata la positiva al Covid ed è morta l’altra notte intorno alle 4, aveva avuto i primi sintomi il 29 dicembre scorso. Solo il giorno dopo la Befana, però, le sue condizioni hanno presentato difficoltà respiratorie tanto da richiedere il ricovero in ospedale dove è arrivata alla 31esima settimana di gravidanza. All’ingresso in ospedale l’ecografia polmonare ha evidenziato una importante polmonite bilaterale Covid confermata da test molecolare. «Le condizioni cliniche della paziente – ha spiega il Policlinico Umberto I con una nota stampa – dimostravano una grave insufficienza respiratoria tanto da essere subito ricoverata in reparto Covid e sottoposta a terapia con casco CPAP con il 100% di Ossigeno. Le condizioni si sono poi aggravate tanto da richiedere il trasferimento in area sub-intensiva a gestione rianimatoria.
Purtroppo la 28enne di Aprilia non ce l’ha fatta. Il bambino che portava in grembo sì.