Nunzia Nobis, madre di tre figli, ha perso la vita al Cardarelli dopo un intervento chirurgico al rene durato tutto il giorno di lunedì. Nunzia era entrata nella sala operatoria alle ore di 10 dell’8 giugno ma, purtroppo, non è riuscita ad uscirvi viva. In serata la donna era stata trasferita nel reparto Rianimazione del nosocomio di Napoli, poi i chirurghi hanno tentato una seconda operazione per tentare di salvarla in extremis, me i tentativi sono stati inutili. A riportare la notizia è Il Mattino.
La famiglia di Nunzia, adesso, chiede che venga fatta luce sulla vicenda.
Ora, la famiglia, chiede che vanga fatta luce su tutta la vicenda. Il sostituto procuratore della Repubblica di Napoli, di turno in quella sera, ha chiesto il sequestro della cartella clinica e l’esame autoptico sul corpo di Nunzia. L’incarico al medico legale non è però stato ancora definito. Per adesso il dubbio è che Nunzia abbia perso la vita per un caso di malasanità. Un dramma senza fine, se si tiene conto che la donna era sposata ed ha lasciato tre figli di 6, 8 e 10 anni.
L’intervento di Nunzia slittato a causa del coronavirus
Nunzia dopo il suo matrimonio si era trasferita a Cardito. Lì aveva costruito la sua famiglia e, lo scorso gennaio, si era sottoposta a un primo impianto di uno stent, che sarebbe dovuto restare lì per circa tre mesi. L’emergenza covid ha però fatto slittare il successivo intervento. L’operazione era prevista ad aprile, ma i tempi si sono allungati fino al recente due giugno. Quel giorno però, pare che il medico curante non fosse presente e chi ci fosse un altro camice bianco. Nunzia da quell’operazione non è riuscita ad uscirne viva e, per questo, i familiari chiedono giustizia. I parenti della donna si sono infatti affidati al legale per far luce su quanto accaduto.
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