Ha perso la vita nella serata di ieri Nunzio De Falco, boss del clan dei casalesi condannato perché riconosciuto come mandante dell’omicidio di don Peppe Diana. Il sacerdote fu ucciso a Casal di Principe il 19 marzo del 1994.
De falco è morto nell’abitazione della sorella a Villa Literno, in via Piacenza. Qui era ai domiciliari da una settimana per gravi motivi di salute: l’uomo, difatti, era malato terminale. Per questo motivo il giudice del tribunale di sorveglianza di Napoli aveva accolto l’istanza presentata a metà febbraio dall’avvocato Gaetano Pastore, legale di De Falco, disponendo la scarcerazione del boss, che era a Poggioreale, e i domiciliari a casa della sorella a Villa Literno.
De Falco era già uscito dal carcere il 26 luglio del 2021, su decisione del magistrato di sorveglianza si Sassari. In quel periodo, infatti, era detenuto in Sardegna. Per il giudice sardo la prosecuzione della detenzione sarebbe stata in contrasto “in maniera grave e lampante con il principio di umanità e con il divieto di trattamento inumani o degradanti”. A scriverlo è Edizione Caserta.
Conosciuto anche come ‘O lupo”, Nunzio De Falco fu arrestato a Valencia in Spagna nel novembre del 1997 ed estradato in Italia nell’aprile del 2000. E’ stato condannato a due ergastoli: per essere il mandante dell’omicidio di don Diana e per l’omicidio di Mario Iovine. Quest’ultimo tra i fondatori del clan dei Casalesi, ai vertici della cupola camorristica di Casal di Principe, ucciso in Portogallo il 6 marzo del 1991.