Ancora un’aggressione in ospedale. Nella tarda serata di ieri, 25 aprile, presso il triage dell’Azienda Ospedaliera Antonio Cardarelli, un’infermiera è stata vittima di un’aggressione fisica e verbale da parte di una paziente.
L’episodio, riportato dall’associazione Nessuno tocchi Ippocrate, rappresenta la diciottesima aggressione registrata quest’anno nella sola Asl Napoli 1, a fronte di un totale di ventitré aggressioni conteggiate tra le Asl Napoli 1 e Napoli 2 dall’inizio del 2025.
Secondo quanto ricostruito, la paziente – già recatasi al Pronto Soccorso nei due giorni precedenti – pretendeva di essere immediatamente registrata e visitata, senza rispettare la normale procedura di triage e le priorità sanitarie. Dopo un’attesa di circa tre o quattro ore, la donna ha abbandonato i locali, lamentando presunti ritardi nella registrazione piuttosto che l’effettivo sovraffollamento che quotidianamente affligge il Cardarelli.
Il personale sanitario ha immediatamente sporto denuncia presso le autorità competenti. L’episodio si inserisce in una lunga scia di violenze che evidenziano un fenomeno preoccupante: l’aumento esponenziale delle aggressioni a danno di medici, infermieri e operatori sanitari, spesso costretti a operare in condizioni di forte pressione e con risorse limitate.
La direzione dell’ospedale e l’Asl Napoli 1 hanno ribadito la necessità di adottare misure urgenti per garantire la sicurezza degli operatori sanitari. La richiesta è chiara: più sicurezza, più controlli e un intervento deciso per tutelare chi si prende cura della salute pubblica.


