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Omicidio Aldo Gioia, il retroscena sugli 800 messaggi al giorno: “I fidanzatini volevano uccidere tutti”

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Una chat di 64.550 messaggi, quella tra Giovanni Limata ed Elena Gioia, i due fidanzatini accusati dell’omicidio di Aldo Gioia, il padre di lei. Si scrivevano 800 messaggi al giorno. Una sfilza di messaggi censiti nella perizia discussa ieri in tribunale. A riportarlo è Edizione Caserta.

Secondo la dottoressa Ferracuti, perito nominato dal tribunale, si tratta di “Due personalità fortemente disturbate, la relazione in sé è di carattere psicotico. In psicopatologia si chiama follia a due, Giovanni ed Elena si contagiano a vicenda e si potenziano”. I due erano così estraniati dalla realtà che pensavano che gli altri si sarebbero accorti del delitto solo per le bollette non pagate: “Volevano davvero di uccidere tutti, di prendere lo zainetto e di andarsi a sposare sulla spiaggia”.

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Le accuse che pendono sui due fidanzatini sono pesantissime. Dovranno rispondere di avere ucciso in modo premeditato di Aldo Gioia. Il terribile fatto di sangue avvenne la sera di venerdì 24 aprile, lungo il principale corso della città di Avellino.

 

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Alessandro Pirozzi
Alessandro Pirozzi
Mi presento: mi chiamo Alessandro Pirozzi, sono nato a Napoli ed ho 23 anni. Sono iscritto all'albo dei giornalisti dal 2019 ed amo profondamente la comunicazione, specie quella digitale. Dopo essermi diplomato in un istituto alberghiero, ho iniziato a 18 anni il mio percorso lavorativo con InterNapoli.it nel 2016, collaborando anche in qualità di freelancer con diverse testate digitali come Blasting News. Ho scritto per 'Cronache di Spogliatoio', giornale sportivo online, e per la testata locale AbbiAbbè.it.