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giovedì, Marzo 28, 2024
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Desirée Mariottini, racconto choc: “Drogata e stuprata da branco di africani e arabi”

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Tracce di stupefacente e segni di un rapporto sessuale.L’autopsia sul corpo di Desiree Mariottini, la sedicenne di Cisterna di Latina trovata morta in uno stabile occupato a Roma, a San Lorenzo, nella notte tra venerdì e sabato, racconta di una morte che potrebbe essere sopraggiunta dopo uno stupro e un’overdose. C’è anche un testimone, un ragazzo senegalese, che alla polizia ha raccontato: “L’hanno drogata e violentata Desiree Mariottini“. Un teste oculare che avrebbe visto Desiree Mariottini moribonda, o forse già morta, sdraiata con una coperta sopra.

Le urla 

“Una ragazza urlava – ha detto il giovane, che ha già reso deposizione in Questura -. Ho guardato quella che urlava e c’era un’altra ragazza a letto: le avevano messo una coperta fino alla testa, ma si vedeva la testa. Non lo so se respirava ma sembrava già morta, perché l’altra ragazza urlava e diceva che era morta”. Il racconto del giovane è vagliato in queste ore anche dai magistrati della Procura di Roma del pool reati sessuali che procedono per omicidio e stupro. “Io sono del Senegal. Io c’ero quella sera, dopo che è morta c’ero”, ha raccontato il testimone le cui parole sembrano rafforzare gli indizi emersi dall’esame autoptico.

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Omicidio  Desiree Mariottini

“Sono arrivato lì tra mezzanotte o mezzanotte e mezza – ha aggiunto – sono entrato e c’era una ragazza che urlava. Nell’edificio c’erano africani e arabi: un po’ di gente, sei o sette persone”. Sempre secondo la testimonianza, accanto a Desirée ci sarebbe stata anche un’altra ragazza: “era italiana penso pure fosse romana, parlava romano, urlava ‘l’hanno violentata’, poi lei ha anche preso qualche droga perché lì si vende la droga. Lei diceva ‘sono stati tre sicuramente o quattro'”. Per ora, anche se la Procura ipotizza lo stupro, l’autopsia non avrebbe evidenziato segni di violenza ma di un rapporto sessuale che ora le indagini dovranno verificare se consensuale. Gli investigatori stanno ascoltando diverse persone, quasi tutti frequentatori dello stabile di via dei Lucani, nel quartiere di San Lorenzo, zona di universitari e che di notte si trasforma in luogo di movida, ma anche di alcol e spaccio.

Le indagini

L’edificio intanto è stato posto sotto sequestroTanti i sopralluoghi e sono stati acquisiti anche i filmati delle telecamere di sorveglianza. Desiree Mariottini viveva a Cisterna di Latina. Il quartiere di San Lorenzo sono giorni che mostra la sua solidarietà alla famiglia della ragazza e su un muro è apparsa anche una scritta vergata con la vernice bianca “Giustizia per Desiree. San Lorenzo non ti dimentica”. Una morte che ricorda quella di un’altra giovanissima, Pamela Mastropietro, 18enne romana, fuggita da una comunità e andata a morire a Macerata drogata, violentata e poi uccisa.

La testimonianza del senegalese

L’uomo ha denunciato prima in commissariato, poi a Storie Italiane di aver visto Desiree Mariottini morta nel casolare. Accanto a lei c’era una ragazzina che gridava perché le avevano ammazzato la sua amica. “Sono arrivato lì a mezzanotte o mezzanotte e mezza e c’era una ragazza che urlava – ha spiegato -. Ho guardato quella che urlava e c’era un’altra ragazza a letto: le avevano messo una coperta fino alla testa ma si vedeva la testa. Non lo so se respirava, sembrava già morta, perché l’altra ragazza urlava e diceva che era morta. C’erano africani e arabi sei o sette persone. Anche un’altra ragazza era lì e parlava romano. Urlava che l’hanno violentata, poi lei ha anche preso qualche droga perché lì si vende la droga. È stata drogata perché aveva sedici anni. Da quello che diceva lei sono stati tre sicuramente o quattro”.

La ragazzina che urlava è la cugina?

Accanto al cadvere di Desiree Mariottini c’erano due ragazze. Chi sono? Inizialmente il tutto è stato generalizzato con un “due amiche”. Ma ora sembra che una ragazzina era immobile davanti alla macabra scena e un’altra gridava “e diceva che era morta”. “Era italiana – continua il senegalese (testimone oculare) – penso pure fosse romana, parlava romano. Urlava che l’hanno violentata, poi lei ha anche preso qualche droga perché lì si vende la droga. È stata drogata perché aveva sedici anni. Da quello che diceva lei sono stati tre sicuramente o quattro”.

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