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S’indaga a 360 gradi per risalire ai killer e moventi che hanno fatto ripiombare la città di Mugnano nel terrore. Sabato sera ad uccidere Giovanni Pianese, commerciante nel settore ittico, sarebbero state due persone in sella ad uno scooter. Il 63enne era non lontano da casa quando è stato avvicinato dai sicari e freddato con un colpo alla testa. Una vera e propria esecuzione quella avvenuta in via Machiavelli, che fa presagire l’ombra della camorra ma che lascia anche spazio ad altre ricostruzioni. Giovanni, infatti, non aveva nessun rapporto con la malavita, a differenza del figlio, coinvolto nella terza faida di Scampia.
L’omicidio che ha sconvolto un tranquillo sabato a Mugnano può avere diverse genesi.
La pista principale battuta è quella della vendetta trasversale.
Uno dei quattro figli di Pianese risulta essere vicinissimo al clan Abete-Abbinante-Notturno.
“Avete ucciso solo un uomo buono, siete dei vigliacchi, dei cani ‘e pecora”, ha gridato sabato sera il figlio della vittima quando è giunto sul luogo del delitto, saltando il nastro rosso che delimitava l’area. Poi è stato fermato da alcuni carabinieri ed accompagnato
nella caserma di Mugnano, dove è stato sottoposto alle domande degli inquirenti. Altra pista seguita è quella che porta al racket sul mercato del pesce. Giovanni era un venditore ambulante e da anni, insieme alla sua famiglia, lavorava nel settore che a Mugnano fa gola a molti, anche alla criminalità. In passato diverse inchieste hanno svelato gli interessi della camorra sul mercato ittico ma mai si era arrivati ad uccidere per affari. Il cadavere di Pianese è stato portato all’obitorio per l’autopsia, dopodiché il magistrato darà il via libera per i funerali che si terranno probabilmente a Mugnano.
Domani se ne parlerà in Consiglio
Omicidio Pianese a Mugnano, se ne parlerà in Consiglio. Sarnataro: “Città sconvolta”
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