Ci sono boss e gregari della camorra puteolana tra gli arrestati nel blitz che ha portato stamattina all’arresto di 9 persone: sono accusati a vario titolo di estorsione, spaccio e armi. Su tredici indagati, nove sono finiti in manette questa mattina in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a firma del Gip di Napoli, Rosamaria De Lellis, scattata a seguito di una minuziosa indagine condotta dai carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Pozzuoli. Gli arrestati sono: Gennaro Sannino, 51 anni detto “Gennarino”, il figlio Luigi Sannino, 24 anni e la moglie Patrizia Tizzano, 49 anni; Gabriele Goglia, 36 anni detto “a ninna”; Luigi Pio Sannino, 26 anni; Vincenzo Perillo detto “Pippo Baudo”, 48 anni; Leonardo Perillo, 23 anni; Bruno Iannaccone; 22 anni; Mattia Esposito, 24 anni. Mentre sono indagati: Francesco De Felice, 54 anni, alias “paluoffo”; Francesco Imperatore, 27 anni, alias “Checco”; Christian Perreca, 23 anni; Gianluca Maione, 42 anni.
Dalle indagini è emerso che a veicolare la droga nelle piazze di spaccio della zona era proprio quel gruppo criminale che così, attraverso un vero e proprio regime monopolistico si assicurava protezione dalle pretese dei gruppi rivali senza però disdegnare l’uso delle armi.
Il principale indagato, ritenuto il capo e promotore dell’organizzazione criminale, è emerso grazie alle intercettazioni, dirigeva e organizzava le sue attività criminali compreso il reclutamento di nuovi affiliati direttamente dal carcere dove era detenuto, grazie ai cellulari che aveva a disposizione.
Il quadro probatorio raccolto, inoltre, è stato confermato, spiega una nota, “nelle convergenti dichiarazioni di alcuni recenti collaboratori di giustizia che hanno riferito sull’organizzazione e sui partecipi del clan negli ultimi anni, nonché sulle nuove dinamiche criminali sul territorio di Pozzuoli e zone limitrofe”.


