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domenica, Giugno 23, 2024
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Orrore a Reggio Calabria, neonata trovata morta in uno zaino tra gli scogli

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Era avvolto da un velo ricoperto da una busta di plastica a sua volta contenuta all’interno di uno zaino abbandonato tra gli scogli davanti al mare dello Stretto di Messina. È stato trovato così, di prima mattina, da un pescatore il corpicino senza vita di una neonata di colore a Villa San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria. Nella zona compresa tra gli imbarcaderi della società di traghettamento per la Sicilia e la darsena di Pezzo.

Il pescatore che ha fatto la macabra scoperta ha subito allertato la Polizia di Stato. In breve, sul luogo del ritrovamento sono intervenuti gli agenti di Villa San Giovanni e della squadra mobile di Reggio Calabria che hanno informato il magistrato di turno. Sul posto anche il medico legale e gli esperti della polizia scientifica. A loro è spettato il compito di effettuare i rilievi raccogliendo quanti più elementi possibile per inquadrare l’accaduto e i carabinieri.

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Dai tratti somatici rilevati sul corpo della piccola, la puerpera è, verosimilmente, una donna straniera. Inoltre, sembrerebbe che lo zaino sia stato portato tra gli scogli via terra poche ore dopo il parto. Partendo da queste prime indicazioni, gli investigatori hanno concentrato la loro attenzione sull’accertamento delle cause della morte della piccola. Il magistrato e la polizia vogliono accertare se la bambina sia deceduta durante il parto e poi sia stata abbandonata già esanime o se il decesso sia dovuto al soffocamento, in ragione delle modalità legate al suo abbandono sugli scogli di Villa San Giovanni. Da qui la conseguente decisione se indirizzare l’inchiesta verso il reato di occultamento di cadavere o per omicidio.

Nelle prossime ore, alcune risposte ai molti interrogativi potrebbero giungere dai risultati dell’autopsia, disposta dal pubblico ministero. Mentre si attendono le verifiche circa la presenza di telecamere attive nella zona, che avrebbero potuto cogliere qualche altro elemento utile alle indagini.
E’ probabile gli accertamenti siano stati allargati alle strutture sanitarie e ospedaliere della zona. In modo da riuscire a sapere se una donna, molto probabilmente straniera, si sia eventualmente presentata per essere curata dopo un parto.

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