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venerdì, Marzo 29, 2024
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‘Pezzotto’ Sky, Mediaset e Dazn: ‘Le Iene’ spiegano come funziona e i costi [VIDEO]

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Viene chiamato pezzotto ma in realtà si tratta dell’ultima evoluzione della tv pirata. A Napoli, in Italia, e soprattutto nel mondo sono ormai decine di milioni che utilizzano il ‘digitale illegale’ per avere a disposizione tutti i canali e le reti di ogni paese. Film, sport, calcio, cultura, intrattenimento, canali del digitale terrestre, Netflix, Dazn: tutto in un solo abbonamento. E il vantaggio, seppur potrebbe sembrare paradossale, sta proprio nel prezzo, che si aggira intorno ai 15 euro.

Le iene: il servizio sul pezzotto

Ad approfondire il tema ci ha pensato Le Iene. Il programma Mediaset ha svelato tutti i vantaggi che hanno reso il pezzotto come qualcosa di indispensabile. Senza le nuove connessioni, sempre più veloci, probabilmente in questo momento staremo parlando d’altro. Ma grazie a queste, piattaforme come Sky, Netflix e Dazn sono approdate online dando così la possibilità di raggirare i sistemi e creare server in grado di riprodurre in streaming ogni canale esistente, in Italia e non solo. Pertanto adesso non serve più piratare la scheda del decoder, qualunque esso sia, ma si punta sul segnale via internet. Sulla rete sono ormai moltissimi i siti che guidano, passo dopo passo, il singolo utente all’installazione del pezzotto. I prezzi sono convenienti e i requisiti richiesti sono (quasi) alla portata di tutti.

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I requisiti e il box android

Per installare la tv pirata basta possedere soltanto una Smart Tv, attraverso la quale il ‘tecnico’ al quale si fa affidamento indicherà un’applicazione da scaricare. Se il televisore non consentisse la connessione ad internet c’è comunque un’alternativa: il box android. Grazie a questo ‘decoder’ una normale televisione si trasforma in Smart Tv, di conseguenza capace di connettersi alla rete. Secondo il Politecnico di Milano in ogni singola città ci sarebbero tra i 30 ed i 40 installatori. Ma com’è possibile creare qualcosa del genere partendo da zero? L’inviato de Le Iene è riuscito ad ottenere delucidazioni in merito da alcuni tecnici che ha reclutato per l’installazione del pezzotto.

https://www.iene.mediaset.it/video/sarno-il-pezzotto-ovvero-il-decoder-pirata-di-napoli-per-tutte-le-tv_195043.shtml

La creazione del server e il lavoro di un tecnico

L’inviato è esterrefatto. Incredibile: tutti i canali a portata di mano, non manca nulla. A soli quindi euro al mese, una cifra che sbalordisce se si guarda quelle attuate da piattaforme come Sky e Now Tv. «Com’è possibile?», si chiede.

«Si tratta di un server creato tramite internet -spiega il tenico- Questo lo faccio io: ho comprato questo server all’estero e lo gestisco in Italia. Prendo clienti dalla Germania o dall’Italia e trasferisco la linea a tutti quanti, facendomi pagare mensilmente». 

Stando a quanto spiegato dai medesimi gruppi di tecnici, non si tratta di ingegneri ma di persone competenti: «Ogni singolo abbonamento è un abbonamento Sky originale. Il server centrale si trova in una casa dove ci sono tutti i decoder Sky collegati, il ché vuol dire che si tratta di abbonamenti originali».

I clienti

Ormai si tratta di un oggetto diventato virale e soprattutto a vantaggio di tutti. Il tecnico ‘intervistato’ da Le Iene spiega di possedere circa 200 clienti, ma precisa che oltre a lui ce ne sono altri che ne hanno dai duemila ai quattromila: una cifra mostruosa. Ovviamente -specifica l’inviato- non è un fenomeno che si verifica solo a Napoli, anzi. Nonostante quest’ultimo si trovasse nel capoluogo campano, chiarisce che il fenomeno si è diffuso in tutta Italia, prendendo origini in Romania. Sono circa un milione e mezzo gli utenti che ne fanno uso.

I rischi

Quali sono i rischi? A differenza delle altre domande, qui chi di ‘competenza’ si fa cogliere impreparato, parlando solo di una multa. La verità però è che il reato (rubare il segnale e i diritti dei programmi tv) è punibile con il carcere da uno ai tre anni più una multa che può arrivare intorno ai 25mila euro.

Il servizio si conclude con l’inviato che rifiuta di acquistare il pezzotto e con i tecnici che, amareggiati, riprendono il box android e lasciano l’abitazione.

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