Il clan Licciardi ha minacciato un imprenditore edile che stava conducendo dei lavori nel rione Gescal e nella Masseria Cardone. In quest’indagine, la DDA di Napoli ha potuto contare anche sulle dichiarazioni di Raffaele Paone per arrestare due estorsori. Intanto si cerca il mandante della richiesta criminale, Pietro Izzo, che è attualmente irreperibile.
Il pentito della Vanella Grassi sul clan Licciardi
“Con il clan Licciardi noi della Vanella Grassi abbiamo sempre avuto buoni rapporti da quando Umberto Accurso era latitante. Con il clan aveva rapporti buoni soprattutto con R.E, Pietro Izzo. Lui si occupa delle estorsioni. Anche lui è a capo della famiglia Licciardi“, ha dichiarato Paone.
Dunque Izzo è l’unico che manca all’appello. Si tratta di un altro personaggio di assoluto valore criminale della mala di Secondigliano. E’ lui il terzo destinatario del decreto di fermo eseguito ieri dagli uomini della squadra mobile (dirigente Giovanni Leuci) e del commissariato di Secondigliano (guidato dal vice questore aggiunto Tommaso Pintauro) nei confronti di Giovanni Napoli e Luca Gelsomino.
Chi è il pentito Raffaele Paone
E’ indicato come un ‘pezzo da novanta’ del gruppo. Raffaele Paone, ras della Vanella Grassi, è passato dalla parte dello Stato. Un colonnello, cugino nonché fedelissimo di Vincenzo Grimaldi ‘Bombolone’ a capo della fazione di San Pietro a Patierno di quel mostro a tre teste che è da tempo la Vanella Grassi. Notizia anticipata da Internapol.it (leggi qui l’articolo).
Paone, conosciuto negli ambienti criminali, con l’appellativo di Rafaniello, non è infatti un affiliato comune ma una personalità di assoluto spessore criminale che per un periodo ha retto anche le sorti della costola di San Pietro a Patierno.
Uno molto addentrato che, secondo gli investigatori, sa molte cose e che potrebbe aiutare gli inquirenti a svelare le nuove dinamiche di un gruppo capace nel tempo, nonostante gli arresti e i sequestri, di cambiare sempre pelle, trasformandosi, modificando le sue priorità.