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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Pistole e 7 kg di marijuana nascosti nel palazzo confiscato al clan Gionta

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Pistole e 7 kg di marijuana nascosti nel palazzo confiscato al clan Gionta.  Sabato mattina gli agenti del Commissariato di Torre Annunziata effettuavano un controllo in via Bertone in uno stabile diroccato e sottoposto a sequestro. Nel corso dell’attività i poliziotti, in un appartamento al primo piano, rinvenivano  tre pistole semiautomatiche di cui una Beretta calibro 40 munita di 10 cartucce di cui una camerata con matricola punzonata, una “TT9” calibro 9 con 10 cartucce e una camerata con matricola punzonata e una “CZ99” calibro 9 completa di caricatore con 10 cartucce con matricola completamente abrasa.

Inoltre, sono state rinvenute 340 cartucce calibro 223 ed altre 4 calibro 9. Gli agenti hanno controllato altri due appartamenti situati ai piani superiori dove hanno altresì rinvenuto 26 sacchetti contenenti complessivamente oltre 7 kg di marijuana, 50 cartucce calibro 9, diverso materiale per la pulizia delle armi e per il confezionamento della droga.

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LA STORIA DI PALAZZO DI FIENGA

Delineato il nuovo corso per la vita di Palazzo Fienga a Torre Annunziata, un tempo una roccaforte del clan Gionta che, a seguito della confisca, diventerà un polo operativo per la sicurezza e per il presidio del territorio attraverso la realizzazione di opere di ristrutturazione e adeguamento. Questo grazie all’accordo firmato dall’Agenzia per la coesione territoriale, l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e l’Agenzia del demanio, che traccia tutto il percorso di rifunzionalizzazione dell’edificio, uno dei più importanti del circondario con una superficie complessiva di circa 12.000 mq.

L’operazione, che sarà finanziata con risorse della Coesione territoriale, si inserisce nel Piano nazionale per la valorizzazione dei beni confiscati esemplari nel Mezzogiorno, dedicato agli immobili confiscati più rilevanti per dimensione, valore simbolico, storia criminale, sostenibilità e prospettive di sviluppo. Fortemente voluto dal ministero dell’Interno, il progetto è stato condiviso da tutti gli enti direttamente interessati, dalla regione Campania e dal comune di Torre Annunziata in occasione delle conferenze di servizi svoltesi presso la prefettura di Napoli.

LA RISTRUTTURAZIONE DEL PALAZZO

L’intesa disegna quindi una valorizzazione fondamentale per il territorio, capace di testimoniare, con forza ed evidenza, l’effettivo riutilizzo sociale e civile dei patrimoni mafiosi che, attraverso il lavoro congiunto delle amministrazioni e degli enti locali, si trasformano in avamposti permanenti dello Stato sul territorio, al servizio dei cittadini.

Il progetto prevede, in particolare, la ristrutturazione dell’immobile in cui verranno allestiti presidi, uffici ed alloggi della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia giudiziaria, della Polizia metropolitana e della Polizia locale di Torre Annunziata. Sono previsti anche spazi da destinare a parco pubblico e parcheggi. Secondo l’accordo, l’Agenzia del demanio si occuperà di svolgere i rilievi architettonici e strutturali, la verifica di vulnerabilità sismica, le indagini geologiche e geotecniche, e tutte le attività preliminari necessarie alla redazione del primo livello di progettazione e successivamente svolgerà la funzione di stazione appaltante e soggetto attuatore.

 

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