Ha ottenuto gli arresti domiciliari presso l’abitazione del fratello a Qualiano l’imprenditore incensurato di Giugliano in Campania arrestato dai carabinieri con l’accusa di detenzione di armi clandestine. Tra le armi sequestrate nella sua abitazione di Villaricca, dai carabinieri c’era anche una pistola portachiavi sul comodino in grado di esplodere proiettili calibro 7.65.
Un piccolo dispositivo, tascabile, con un comodo anellino per portarlo insieme alle chiavi di casa. Abbinate due cartucce, pronte ad essere esplose premendo i bottoni posizionati sul dorso.
A seguito dell’udienza davanti al gip del tribunale di Napoli Nord la Dottoressa Sordetti ha concesso i domiciliari all’uomo (difeso dagli avvocati Marco Sepe e Vittorio Guadalupi), nonostante la richiesta del Pm fosse il carcere. I legali hanno sottolineato che il portachiavi era un oggetto di 20 anni prima acquistato al mercato delle pulci che nemmeno si apriva e che anche le armi ritrovato erano vecchie e di proprietà del genitore defunto.

