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giovedì, Marzo 28, 2024
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Processo per la morte di Ugo Russo, fissata la data per l’udienza preliminare

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Chiusa l’indagine sulla morte di Ugo Russo. La Procura, infatti, ha chiesto e ottenuto la fissazione dell’udienza preliminare che si terrà il prossimo mese, l’8 febbraio. Imputato il militare dell‘Arma Christian Brescia che ha sparato contro il ragazzo. Ragazo che, poco prima, con una pistola giocattolo senza il tappo rosso gli aveva portato via il Rolex. Sarà sempre in questa sede che il giudice dell’udienza preliminare stabilirà se Brescia sarà rinviato a giudizio. La famiglia di Ugo Russo, rappresentata dagli avvocati Giovanni Fusco, Antonio Mormile e Domenico Di Donato, ha deciso di costituirsi come parte civile.

LE INDAGINI SULLA MORTE DI UGO RUSSO

Si sono concluse le indagini sul carabiniere che la notte tra il 29 febbraio e il primo marzo 2020, nel borgo Santa Lucia di Napoli, ha sparato – uccidendolo – al giovanissimo rapinatore 15enne Ugo Russo, morto sul colpo. Il militare dell’arma venne sorpreso da Ugo, che impugnava una pistola poi rivelatasi una replica di quelle vere, mentre era in auto con la fidanzata. Insieme con un complice, il 15enne aveva “puntato” l’orologio del militare che aveva reagito sparando.

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Secondo quanto emerso dalla perizia balistica il militare avrebbe esploso prima due colpi (uno dei quali ha raggiunto Ugo Russo alla spalla). Infine, dopo una pausa, altri due, tra cui quello fatale al capo. Ugo rimase a terra, esanime mentre il complice riuscì a scappare. Il carabiniere, difeso dagli avvocati Enrico Capone e Mattia Floccher, in servizio in una località del Nord Italia, rischia ora un processo per omicidio volontario che si annuncia quasi esclusivamente tecnico. I legali del carabiniere, attraverso la perizia di due esperti che hanno passato al setaccio le risultanze della consulenza balistica, ritengono invece di essere giunti a conclusioni diametralmente opposte rispetto a quelle formulate dagli inquirenti.

Nel corso di questi anni più volte i familiari di Ugo Russo hanno chiesto “verità e giustizia“, un’istanza avanzata anche da Zerocalcare. Nei Quartieri Spagnoli di Napoli (dove il 15enne viveva con la sua famiglia) venne anche realizzato un murales per ricordare Ugo. La cui rimozione è stata sospesa in attesa dell’esito di un procedimento giudiziario.

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