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martedì, Aprile 23, 2024
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Qualiano distrutta dalla tragedia di Antonio e Carmen, morti in vacanza in Calabria

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C’è anche una coppia di Qualiano tra le vittime della tragedia di Raganello. La famiglia, composta da padre, madre e due figlie di 10 e 12 anni, era in vacanza in Calabria e ieri aveva partecipato all’escursione. Purtroppo mamma Carmela Tammaro e papà Antonio Santopaolo non ce l’hanno fatta, mentre le due figlie sono state salvate e ora sono ricoverate in ospedale fuori pericolo anche se in evidente stato di choc. La notizia è giunta in tarda serata a Qualiano, gettando nello sconforto amici e parenti che sono partiti per la Calabria per il riconoscimento dei corpi.

 

La tragedia Gole del Raganello in Calabria

Sono dieci le vittime della tragedia delle Gole del Raganello in Calabria. Nella notte una delle persone rimaste ferite gravemente è deceduto nell’ospedale di Cosenza in conseguenza di un trauma toracico. Lo ha riferito il capo della Protezione civile della Regione Calabria, Carlo Tansi.

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La protezione civile regionale, che in mattinata aveva aggiornato a 11 la conta dei morti, ha in seguito corretto il dato riportandolo a dieci. A causare l’errore, secondo Tansi, “è stata una sovrapposizione di informazioni nel corso della notte”.

LE VITTIME

Le salme delle vittime sono state portate nella palestra comunale di Civita.  Tra le persone decedute vi è Antonio De Rasis una guida turistica originaria di Cerchiara di Calabria. Una coppia di Taranto allertata dalle forze dell’ordine, arrivata a Civita ha appreso di avere perso entrambi i figli. La furia del torrente ha travolto anche una coppia di Napoli,  in vacanza a Calopezzati in compagnia di un’amica che ha perso la vita insieme a loro. Il figlio dei due invece è ricoverato all’Ospedale di Cosenza dove nella notte è deceduta un’altra persona. Tra le vittime anche una ragazzina di 14 anni.

Si cercano i dispersi

Sono invece tre, ufficialmente, le persone disperse tra coloro che ieri si trovavano nelle Gole del Raganello e sono state investite dalla piena. Il dato, fornito dai carabinieri, è ricavato dalle segnalazioni giunte nelle ultime ore al numero verde 800-222211 della Protezione civile regionale. Alle ricerche partecipano anche 3 squadre del soccorso alpino giunte da Umbria, Campania e Basilicata.

La protezione civile

Tansi ha chiarito che “la difficoltà ad avere un quadro chiaro di chi manca all’appello è dovuta al fatto che gli escursionisti erano in gruppi sparsi. Molte segnalazioni sono pervenute nella notte al nostro numero verde. Tutte le vittime sono state identificate e, al momento, le persone ricoverate sono 11 e si trovano negli ospedali di Castrovillari quelli meno gravi e di Cosenza quelli più gravi(cinque) e uno a Rossano. Le ricerche non si sono mai interrotte e sono andate avanti tutta la notte. Con la luce del giorno è più facile procedere”. Le operazioni di setaccio che vedono impegnati uomini e mezzi dei vigili del fuoco, della guardia di finanza e del soccorso alpino saranno spostate anche più a valle fino alla foce del torrente con il coinvolgimento della Capitaneria di porto perché c’è il timore che alcune persone siano finite a mare. “Pensate – ha detto Tansi – che un corpo è stato trovato a distanza di cinque chilometri dal punto dell’alluvione”.

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