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giovedì, Aprile 25, 2024
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Raffreddore e stanchezza, i nuovi sintomi delle nuove sottovarianti BA.4 e BA.5 Omicron 

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Gli esperti si sono esposti sui sintomi delle due nuove sottovarianti BA.4 e BA.5, entrambe della “famiglia” Omicron, comparse per la prima volta in Sudafrica. Le nuove varianti 4 e 5 di Omicron sono comparse in Sudafrica ed è li che il numero di contagi rimane elevato. BA4 e BA5 sono però state segnalate anche in Europa, l’Italia conta meno di 10 contagi di Omicron 4, mentre Omicron 5 non è presente ad oggi sul territorio.

Le nuove sottovarianti di Omicron 

Le due varianti, secondo gli studi condotti dagli esperti, sarebbero ancora più contagiose rispetto a “mamma” Omicron e alle altre “sorelle”. Nonostante l’esiguo numero dei casi non permetta di ricavare informazioni a sufficienza per determinare dati certi, si ha già una prima idea dei sintomi. La sintomatologia di Omicron 4 e 5 sembra infatti diversa dalle versioni che lo hanno preceduto. Naso che cola e stanchezza prenderebbero il posto di tosse e febbre con la nuova variante. I sintomi sembrerebbero quelli di un comune raffreddore ma gli esperti raccomandano precauzione perchè c’è la possibilità che si aggravino e colpiscano altri organi. “Sembra meno cattiva, però, attenzione: non è un raffreddore” così il virologo Fabrizio Pregliasco avverte.

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I sintomi delle sottovarianti 

Le due sottovarianti porterebbero raffreddore, naso che cola, mal d’orecchio, mal di stomaco e d’addome. Colpirebbe maggiormente quindi le prime vie respiratorie, lasciando in secondo piano i polmoni, ma non va sottovalutato. Le due sottovarianti possono infatti lasciare la loro traccia anche su gli altri organi. Ad essere colpiti dalla “versione” 4 e 5 di Omicron sarebbero anche i centri nervosi. I vari casi registrano infatti tra i sintomi anche le vertgini, che fino ad ora erano state registrate solo nelle varianti ibride XE, XJ e XFBA4 e BA5 pare siano anche capaci di “rompere” l’immunità data dal contagio precedente di Omicron. Essere entrati in contatto con Omicron BA1, risultando positivi, non basterebbe a frenare il contagio da BA4 e BA5. Questo varrebbe soprattutto tra i non vaccinati.

Le parole di Pregliasco 

Gli esperti stanno lavorando per fare il punto sulle due nuove arrivate, ma i pochi dati a disposizione non permettono una ricostruzione completa. “I casi sono ancora troppo pochi perché ci si possa pronunciare con certezza sull’impatto che Omicron 4 e 5 possano avere sul nostro organismo” spiega Pregliasco. Nonostante questo però il virologo fa sapere che “Sembrano ancora più contagiose” motivo per cui “le stiamo monitorando“.

Pregliasco fa sapere che le due sottovariantinon provocano un semplice raffreddore“. Il virologo tiene a precisare come non vada sottovalutata e classificata come raffreddore nonostante “spesso vediamo nei pazienti naso che cola“. “Causano meno perdita del gusto e dell’olfatto, vertigini e mal d’orecchio” spiega i vari sintomi riscontrati. “In sostanza attaccano meno i polmoni e più le prime vie respiratorie” conclude poi.

Le due sottovarianti arrivano in un momento cruciale del passaggio all’endemia. La fase di transizione verso un andamento endemico potrebbe infatti far prevedere “un peggioramento dei dati, almeno temporaneo“. Il virologo spiega così come BA4 e BA5 possano influire sul delicato momento di transizione. Fa poi una previsione: “Andremo a migliorare nell’estate con un possibile rialzo dei casi in autunno“.

Con Omicron e le sue varianti 2,3,4 e 5 che si susseguono, e che sembrano anche più contagiose, unite a maggior libertà e al conseguente rischio di infezioni” bisogna tenere in conto un rialzo di positivi e decessi.

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