PUBBLICITÀ
HomeCronacaRetata contro i Licciardi, tutte le accuse ed i nomi: controllo su...

Retata contro i Licciardi, tutte le accuse ed i nomi: controllo su case popolari, politica e racket

PUBBLICITÀ

I carabinieri del Comando Provinciale di Napoli stanno eseguendo una misura cautelare a carico di 21 indagati: 19 misure in carcere (di cui 5 indagati già detenuti) e 3 agli arresti domiciliari. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea.
Gli indagati, tutti gravitanti nell’ambito del clan Licciardi, alleanza di Secodigliano, sono ritenuti gravemente indiziati a vario titolo, di “associazione di tipo mafioso”, “estorsioni”, “accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti”, “ricettazione” ed “evasione”, reati aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose.

L’indagine documenta l’egemonia raggiunta da Paolo Abbatiello nel clan ed il suo rapporto con gli affiliati identificati dagli inquirenti.Tra loro emerge la figura criminale di Salvatore Sapio, nipote di Paolo Abbatiello, “uomo di fiducia con ruolo operativo all’interno del clan”.  In carcere sono finiti Paolo Abbatiello, Maurizio Attrattivo, Gianluca Cafarelli, Gennaro Cannavacciuolo, Raffaele Cardamone, Giuseppe Celentano, Luigi Damasco, Carmine Esposito, Gennaro Esposito, Luigi Esposito, Raffaele Esposito, Salvatore Esposito, Luca Gelsomino, Alessandro Giannelli, Giuseppe Lucarelli, Salvatore Montanino, Giuseppe Pellegrino, Salvatore Sapio e Giovanni Strazzullo.

PUBBLICITÀ

Ai domiciliari invece Teresa Marino, Martina Ferrrara e Vincenza Russo. 

Tra gli episodi documentati anche quello in cui un imprenditore sollecitato dal clan Licciardi chiede aiuto al clan Mazzarella che però sancisce la legittimità della richiesta avanzata dai rivali.
Sul fronte della gestione delle case popolari è emerso anche un caso in cui una famiglia è stata costretta a pagare per tenersi la casa che le era stata assegnata.
Alla conferenza stampa tenuta in Procura hanno preso parte il procuratore Nicola Gratteri, il procuratore aggiunto Sergio Amato, il generale Biagio Storniolo, comandante provinciale dei carabinieri di Napoli, e il tenente colonnello Antonio Bagarolo, comandante del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli.
Tra i destinatari degli arresti Paolo Abbatiello, ritenuto il reggente del clan Licciardi, colui, in sostanza, che prese in mano le redini della famiglia mafiosa dopo l’arresto di Maria Licciardi. Misura cautelare anche per Alessandro Giannelli, legato a una famiglia malavitosa di Bagnoli e già detenuto, che si teneva in contatto con l’esterno usando ujn cellulare.

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ