15.2 C
Napoli
venerdì, Marzo 29, 2024
PUBBLICITÀ

Rimozione altarini votivi collegati alla camorra, demolito oggi l’ultimo obiettivo

PUBBLICITÀ

Si conclude oggi l’intensa collaborazione della Polizia Locale di Napoli con la DDA della Procura della Repubblica di Napoli finalizzata alla rimozione di targhe ed altarini votivi presenti nel territorio cittadino, realizzate senza alcuna autorizzazione che, a seguito delle indagini, sono risultate essere riconducibili ad esponenti della malavita locale.

La demolizione di stamattina, effettuata alle prime luci del mattino in Via Catapano, è l’ultima degli 11 obiettivi per ora individuati.

PUBBLICITÀ

La Polizia Locale è intervenuta unitamente al personale della ditta specializzata “ACER” con l’ausilio della Polizia di Stato del Commissariato San Carlo all’Arena, presente sul posto per le eventuali ricadute sull’ordine pubblico.

 

Camorra e religione: le mani dei clan su statue, processioni e altarini [ARTICOLO 06/03/2022]

Nei secoli, antichi regnanti e moderni governanti hanno usato la religione cattolica per cercare il consenso e la legittimazione popolare. Spesso, però, il dogma religioso è stato piegato agli interessi del Potere a partire dal celeberrimo caso della Visione di Costantino risalente al 325. L’età moderna è stata scandita dallo scontro tra scienza e religione. Perciò, molti uomini di potere si sono schierati talvolta dalla parte del progresso, mentre altri sono diventati paladini della tradizione. Naturalmente ogni scelta combaciava con le contestuali necessità politiche.

Nemmeno le organizzazioni criminali sono rimaste neutrali nella disputa, piegando a loro piacimento i significati delle liturgie cattoliche. Un meccanismo emblematico di questa rielaborazione è la figura del padrino. Infatti, le mafie ne hanno stravolto la funzione originaria, accompagnatrice di bimbi e adulti al ricevimento dei sacramenti, rendendola invece la massima autorità criminale che può decidere della vita e della morte degli affiliati e nemici.

LE MANI DELLA CAMORRA SULLA FEDE

Storicamente i clan hanno usato i valori del cattolicesimo per giustificare l’efferatezza delle loro azioni o per intercettare il consenso sociale. Il rispetto esteriore dei riti religiosi vuole dimostrare, in maniera posticcia, un legame con la comunità che crede nelle storiche liturgie. Secondo molte inchiesta della magistratura clan di Cosa Nostra, Camorra e Ndrangheta sostengono economicamente le festività dei Santi Patroni per dimostrare non solo i loro legami con i territori ma anche per incassare un tornaconto in termini di popolarità.

Dunque un giuramento con un santino rovente diventa la promessa di fedeltà al clan da rispettare anche al costo della morte, un altarino di una madonna può segnalare la presenza di una roccaforte del clan o l’abitazione di un boss, così come una processione può dimostrare pubblicamente il potere di un famiglia mafiosa.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Rapina finisce nel sangue a Napoli, 21enne ferito dal colpo di pistola

Stanotte i carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli sono intervenuti al CTO di viale Colli Aminei per un 21enne...

Nella stessa categoria