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domenica, Maggio 5, 2024
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Rosa uccisa dopo la rapina a Pianura, inizia il processo contro Russolillo

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Stamattina, dinanzi alla terza sezione della Corte d’Assise di Napoli, è iniziato il processo nei confronti di Stefania Russolillo. La vicina di casa 47enne è accusata di omicidio pluriaggravato, di rapina e del tentativo di occultamento di cadavere. Rosa Gigante fu uccisa a Pianura dopo una rapina.

L’anziana fu strangolata con un tubicino di gomma per aerosol nel pomeriggio del 18 aprile scorso, quando la donna era sola in casa. Assistita dall’avvocato Alfonso Trapuzzano, l’imputata è detenuta nel carcere femminile di Pozzuoli, dove è stata raggiunta dal decreto di giudizio immediato, come richiesto dalla Procura di Napoli.

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IL FIGLIO DI ROSA PRESENTE IN AULA

L’imputata ha rinunciato a comparire in aula. Tra il pubblico, invece, erano presenti tutti i familiari della 73enne, tra cui anche il figlio Donato De Caprio, il noto salumiere tiktoker “con mollica o senza”. I parenti della 73enne si sono costituiti parti civili con gli avvocati Hilarry Sedu e Mariagrazia Santosuosso. Il corpo privo di vita di Rosa fu trovato da alcuni vicini nella sua abitazione di via Sant’Aniello.

La vittima era stata strangolata, aveva ferite alla testa e ustioni alle mani: a quanto pare l’omicida l’aveva colpita ripetutamente e aveva anche provato a bruciarla dopo averla cosparsa con alcool. Dopo una prima perizia, l’imputata è stata ritenuta capace di intendere e volere ma con “tratti di disturbo di personalità dipendente”.

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