Respinta l’istanza di appello da parte degli avvocati dell’aggressore al processo sull’omicidio di Simone Frascogna, lo studente di 19 anni ucciso a coltellate da una banda nel centro di Casalnuovo. La Cassazione ha infatti respinto la richiesta dei legali di Domenico Iossa, principale responsabile dell’omicidio, di dare il via all’udienza di appello dopo la condanna a 27 anni di reclusione inflitta in secondo grado.
LA DECISIONE DEL SETTEMBRE 2022
La sentenza di Appello ha ridotto di tre anni la condanna per Domenico Iossa, l’assassino di Simone Frascogna, ucciso a novembre 2020 a Casalnuovo con nove coltellate per una lite su un parcheggio. In primo grado Iossa era stato condannato a 30 anni di reclusione ma il secondo grado di giudizio della quinta sezione della corte d’Assise d’Appello ha parzialmente riformato la condanna, riducendola a 27 anni.
Confermato comunque il riconoscimento del risarcimento del danno ai parenti e agli amici di Simone che si sono costituiti parte civile. Riconosciuto il danno anche al Comune di Casalnuovo. Solitamente il diritto al risarcimento viene stabilito nei processi di mafia, in questa particolare vicenda è stato riconosciuto un danno morale e d’immagine alla città derivante dal comportamento di un giovane balordo che ha ucciso per soddisfare la sua violenza fine a sé stessa.