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martedì, Marzo 19, 2024
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Spari davanti alla pizzeria, baby killer inguaiato dalla foto sui social

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Oltre al passaggio davanti alla telecamere di sorveglianza (leggi il primo articolo su Internapoli) su via Manzoni, Emanuele P., il 17enne arrestato ieri insieme a due coetanei, è stato rovinato anche dalla sua vanità. Alcune ore prima di aver esploso tre colpi di pistola contro ‘Ciao Pizza’ a San Giorgio a Cremano e contro uno dei giovani (per fortuna mancandolo) che l’avevano picchiato, il giovane aveva postato su Instagram una foto indossando una felpa con cappuccio a maniche lunghe di colore bianco. La stessa felpa poi immortalata dalle telecamere di sorveglianza, immagine da cui sono poi partiti gli investigatori per risalire agli autori del raid del 5 ottobre 2019. E’ questo uno dei particolari emerso dall’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Draetta ed eseguita dagli uomini della squadra mobile su disposizione del tribunale dei minori di Napoli. Un’imprudenza pagata a caro prezzo dal giovane di Barra che, dopo aver avuto la peggio in una rissa scoppiata presso la pizzeria di San Giorgio a Cremano, era ritornato sul luogo ‘del misfatto’ per vendicarsi.

L’articolo precedente: la sparatoria presso la pizzeria di San Giorgio a Cremano

Una spedizione punitiva che poteva essere una spedizione di morte. E’ questo uno dei passaggi chiave dell’ordinanza di custodia cautelare eseguita dagli uomini della squadra mobile nei confronti dei tre minori G.M. (16 anni appena), E.P. e M.P. (di 17 anni) ritenuti responsabili di tentato omicidio e porto abusivo di armi in luogo pubblico, reati aggravati dal metodo mafioso. Fondamentali i commenti ‘a caldo’ raccolti dagli uomini del commissariato di San Giorgio a Cremano dopo la rissa scoppiata davanti la pizzeria ‘Ciao Pizza’ di via Manzoni, nel ‘cuore’ della cittadina che diede i natali a Troisi. Una maxi rissa avvenuta il 5 ottobre del 2019 quando ad affrontarsi erano stati due gruppi di ragazzi, alcuni provenienti da Barra e altri da San Giovanni a Teduccio. Durante la prima fase della rissa ad avere la peggio sono stati i barresi: quest’ultimi erano ritornati successivamente sul luogo dell’aggressione, a bordo di due scooter per vendicarsi di quanto accaduto in precedenza. Uno dei ragazzini, in sella al suo Honda Sh avrebbe iniziato ad esplodere dei colpi di pistola contro la pizzeria poi contro alcune auto parcheggiate su un marciapiede di fronte colpendo alcune auto in sosta. Proprio lo scooter usato nel raid sarà il punto di partenza delle indagini: quest’ultimio infatti sarà individuato presso l’abitazione di uno dei giovani in via Repubbliche Marinare dando così modo agli investigatori di ricostruire quanto accaduto.

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Il racconto di uno dei testimoni dei fatti di San Giorgio

Drammatica la testimonianza di uno dei ragazzi coinvolti nella prima rissa:«Prima che iniziasse la lite con… questa persona ci ha minacciato che sarebbe tornato con la pistola. Dopo circa 10/15 minuti il ragazzo è tornato sempre a bordo dello stesso scooter in compagnia della stessa persona che lo accompagnava in precedenza, è sceso dal posto passeggero impugnando una pistola mentre lo scooter rallentava e ha esploso un colpo di pistola all’indirizzo di ‘Ciao Pizza’. Dopo mi ha visto dietro una vettura parcheggiata, è tornato indietro col veicolo ed ha esploso due colpi in mia direzione colpendo una vettura». Dopo il raid la fuga con E.P. immortalato da una delle telecamere della zona.

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