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Studente universitario derubato e accoltellanto, arrestati 5 ragazzi di buona famiglia

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Non è la prima volta che sentiamo notizie del genere. Una babygang di 5 ragazzi ha accerchiato e derubato uno studente per poi pestarlo. Le immagini sono state riprese dalle telecamere e le forze dell’ordine hanno preso in custodia cautelare i 5 criminali che successivamente sono stati arrestati.

L’aggressione e la rapina dei 5 piccoli criminali

La vicenda risale allo scorso 12 ottobre. Durante una passeggiata notturna, uno studente universitario di appena 22 anni, viene prima seguito, poi circondato da 5 ragazzi con coltelli in mano. La richiesta è semplice: il portafogli o la vita. Il giovane, come si vede dalle immagini decide di lanciare il portafoglio e provare a scappare. Il contenuto, solo 50 euro, non soddisfa gli assalitori che lo pestano e dopo averlo riempito di coltellate lo lasciano nella sua pozza di sangue. Per fortuna il gip di Milano ha ritrovato le immagini che inchiodano i 5 delinquenti, accusati di tentato omicidio pluriaggravato e rapina pluriaggravata, e che adesso stanno scontando la pena a San Vittore, per i due maggiorenni, al Beccaria per i minorenni. La vittima ora si è risvegliata dal coma ma con grandi vuoti di memoria e con condizioni ancora precarie e danni che potrebbero essere permanenti

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Babygang o criminali borghesi?

A fare più notizia è che i 5 non erano una babygang. Nessun “maranza” o “cattivi ragazzi”. I giovani fermati infatti, appartenevano tutti ad una piccola “elite” di famiglie di Monza, che sono state giudicati da tutti coloro che le conoscevano o frequentavano come “ottime famiglie” oppure “straodinariamente attente ai loro figli”. La criminalità organizzata si è quindi infiltrata nei piccoli covi delle famiglie alto-borghesi milanesi? La risposta è no. Questi 5 incoscienti giovani hanno provato a giocare a far i criminali, con la vita degli altri.  Chiunque conoscesse i soggetti arrestati, sa bene che non avevano bisogno di compiere alcuna rapina e che il gesto è stato fatto per “gusto”. Non parliamo certamente di studenti modello, siccome tutti loro erano stati pluribocciati e frequentavano scuola private per porvare a recuperare gli anni persi.

Quello che fa riflettere sono anche le dichiarazione di giovani. Alessandro Chiani, uno dei due 18enni, quello ripreso dalle telecamere mentre colpiva due volte con il coltello il 22 enne, si è detto “completamente fottuto”. Il “palo” Ahmed Atia, si era mostrato traquillo e continuava a scherzare: “È in fin di vita, così almeno non parla” oppure frasi come “Te hai capito, io gli stacco tutti i cavi”.

La verità che a volte, la criminali avviene in posti e per motivi che non immaginiamo, perché tendiamo soltanto a vedere il male nel “diverso”.

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