Contrasti tra i Polverino ed il clan Orlando sono stati raccontati dal pentito Giuseppe Simioli. In uno dei suoi verbali, il collaboratore di giustizia racconta un episodio risalente al 2016. “Ho incontrato esponenti del clan Orlando in una terra a Capua. Mi dissero che volevano picchiare il cognato di Giuseppe Polverino. Invero, già in passato, lo stesso Polverino si era interessato dell’andamento degli affari degli Orlando che ebbero a lamentarsi del fatto che il cognato li osteggiava nel senso che distribuiva ì cartoni delle pizze. Fu proprio Giuseppe Polverino ad imporre al cognato di lasciare campo libero agli Orlando per la distribuzione dei cartoni. Polverino convocò suo cognato per comunicare la sua decisione ad un incontro a cui avrebbe dovuto presenziare anche Antonio Orlando.
Nel mese di gennaio 2017 fui raggiunto da un ragazzo di Marano di nome Peppe che mi comunicò che sarei dovuto andare urgentemente ad un incontro con gli Orlando poiché omissis aveva sparato contro dei loro “ragazzi”- Organizzai un nuovo incontro a Capua con esponenti de! clan Orlando. Mi chiesero di uccidere questa persona ma dissi agli Orlando che tale loro richiesta non poteva essere in alcun modo accettata: al mio rifiuto gli Orlando dichiararono guerra ai Polverino, affermando che lo arrebbe ucciso loro e che avrebbero ucciso anche Giuseppe Polverino appena scarcerato. Da quel momento in poi si sono “divise” le nostre strade: dopo pochi mesigli Orlando sono stati colpiti da numerosi arresti e poi, nel luglio 2017, sono stato arrestato io”.
Queste le dichiarazioni rese dal pentito Simioli, che sono tutt’ora oggetto di indagine.
