I percorsi Indire per la specializzazione su sostegno sono stati introdotti dal Decreto-legge n. 71/2024 per rispondere alla crescente domanda di insegnanti di sostegno qualificati nelle scuole italiane.
Tali percorsi sono necessari a formare entro il 2025 un preciso numero di docenti di sostegno, con l’obiettivo di ridurre il precariato e garantire una preparazione adeguata per supportare gli alunni con disabilità, soprattutto per coloro che hanno conseguito il TFA all’estero.
Dopo settimane di attesa, si delineano i percorsi formativi online per il conseguimento della specializzazione sul sostegno, dedicati ai docenti precari con almeno tre anni di servizio ma soprattutto da coloro che hanno conseguito il titolo di specializzazione all’estero.
Tuttavia, prima dell’avvio effettivo dei corsi, sono necessari ancora alcuni passaggi cruciali.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito dovrà emanare un decreto che definisca il profilo del docente specializzato, i contenuti dei percorsi (almeno 30 CFU), i requisiti di accesso, i costi, l’esame finale e la composizione della commissione esaminatrice.
Saranno ammessi tutti i titoli esteri ammessi ai percorsi INDIRE?
La maggior parte delle preoccupazioni sul TFA SOSTEGNO INDIRE per coloro che hanno conseguito la specializzazione all’estero riguarda ai requisiti di accesso.
I percorsi per chi ha conseguito il titolo estero sono disciplinati dall’art 7 ai sensi del quale coloro che, alla data di entrata in vigore del decreto , il 1 giugno 2024 hanno:
1. Conseguito all’estero il titolo di specializzazione sul sostegno e hanno pendente, oltre i termini di legge, il relativo procedimento di riconoscimento.
2. Solo nel caso in cui vi è un contenzioso giurisdizionale in corso possono iscriversi ai percorsi INDIRE se contestualmente all’iscrizione rinunciano al contenzioso stesso rinunciando sia all’istanza che al contenzioso.
3. I percorsi conseguiti all’estero che potranno essere valutati positivamente e convalidati da Indire avranno caratteristiche specifiche.
Come ad esempio aver conseguito il titolo presso una università estera legalmente accreditata nel paese di origine, specifiche disposizioni che certificano il possesso di una formazione professionale acquisita in maniera prevalente nel territorio dell’Unione europea.
È necessario che vi siano caratteristiche specifiche come piano di studi uguale a quello italiano o selettività ed erogazione dei percorsi didattici direttamente dall’universitá.
Tra i tanti TFA Sostegno erogati all’estero online in Italia, quello proposto da Sife Formazione è l’unico con selettivitá e programmaticitá concedendo il massimo punteggio nelle graduatorie docenti e assicurando standard e caratteristiche educative di standard molto elevati.
In base a queste caratteristiche si prevede che tantissimi corsi che in Italia vengono venduti come tfa anche se risultano essere solo semplici corsi di perfezionamento possano non avere accesso ai percorsi INDIRE.
Saranno ammessi solo i titoli esteri con istanza di riconoscimento presentata entro 120 giorni dall’emissione del decreto?
Altro dubbio molto discusso nelle ultime settimane riguarda la possibilitá di accesso ai percorsi indire solo per coloro che non solo hanno conseguito un tfa all’estero ma che abbiano giá trasmesso l’stanza di riconoscimento presso il ministero e siano passati 120 giorni.
Da ultime indiscrezioni sul tema si prevede che fino a dicembre 2025 ci saranno varie edizioni di accesso attraverso le quali sicuramente avranno prima accesso coloro che avranno giá inoltrato l’istanza di riconoscimento con scadenza dei termini, dopo peró saranno attivate altre edizioni per coloro che hanno conseguito il titolo successivamente.
La rinuncia all’istanza di riconoscimento non ha effetto sullo scioglimento della riserva
La rinuncia all’istanza di riconoscimento non ha effetto sullo scioglimento della riserva (quindi si rimane inseriti nelle graduatorie con riserva anche se si rinuncia all’istanza di riconoscimento) e non comporta la revoca degli incarichi già conferiti con contratto a tempo indeterminato o determinato a coloro che sono ammessi al percorso.
Il titolo di specializzazione così conseguito è valido anche ai fini del consolidamento dei contratti a tempo determinato o indeterminato stipulati con riserva di riconoscimento del titolo di formazione conseguito all’estero, è importante peró affidarsi alla professionalitá di un legale o una agenzia per non fare errori burocratici e rischiare comunque lo scioglimento della riserva nelle more del percorso di adeguamento INDIRE.
Quali sono i vantaggi del TFA Sostegno in Spagna?
1. Accesso: In Spagna, l’accesso ai corsi di specializzazione per il sostegno può essere meno competitivo rispetto all’Italia. Inoltre, le università spagnole offrono programmi specifici per studenti internazionali, inclusi gli italiani, con corso in lingua anche italiana come i TFA di sife formazione.
2. Qualità della Formazione: Le università spagnole sono note per offrire un’alta qualità formativa e un approccio pedagogico moderno e inclusivo, anche se non tutte i percorsi sono erogati direttamente da università e si possono considerare come specializzazioni al Sostegno.
3. Tempistiche: I percorsi formativi in Spagna possono avere tempistiche più brevi rispetto a quelli italiani, permettendo un ingresso più rapido nel mondo del lavoro.
4. Modalitá: I percorsi offerti in Spagna solo completamente asincroni ed online, tale modalitá risulta essere molto vantaggiosa rispetto ai percorsi universitari presenziali italiani.