mercoledì, Luglio 30, 2025
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“Una guerra compromette gli affari”, la pace tra Mazzarella e Contini svelata dal pentito

[nextpage title=”Lo scontro tra i Mazzarella e l’Alleanza di Secondigliano”]I Mazzarella e i clan Contini dell‘Alleanza di Secondigliano si sono storicamente fronteggiati militarmente, però, negli ultimi anni i due cartelli criminali avrebbero trovato un equilibrio anche grazie ai buoni rapporti familiari tra Ciro Mazzarella e Carmine Botta, ras dell’Alleanza nella zona di San Giovanniello. Questo legame il boss Mazzarella lo avrebbe mantenuto nel frattempo anche con Gennaro De Luca, detto ‘o Muntat, altro affiliato importante dei Contini.

Le dichiarazioni più recenti che meglio descrivono le vicinanze tra le due organizzazioni criminali sono state riferite dal collaboratore di giustizia Salvatore Giuliano nel giugno del 2021: “…Salvatore Barile, invece, propose di incontrare i Contini e di parlarci poiché secondo al suo parere una guerra tra clan non sarebbe servita a nulla e avrebbe solo compromesso tutto il business. Fu, infatti, proprio Salvatore Barile ad organizzare l’incontro e mandò nella stessa giornata, non ricordo tramite chi, una imbasciata a Carmine Botta che è uno dei capi di San Giovanniello“.

[nextpage title=”Svolta per il clan Mazzarella e l’Alleanza di Secondigliano: “]

Da anni tra Napoli e provincia si sfidano due grandi cartelli camorristici, storicamente nemici, che dominano il territorio e il Sistema: l’Alleanza di Secondigliano, composta dalle famiglie Mallardo, Contini-Bosti e Licciardi che si contrappone ai Mazzarella.

Queste organizzazioni negli ultimi anni, però, stanno adottando una strategia più subdola risultando così meno visibili e palpabili, quindi ancor più pericolose e insidiose. In particolare i loro interessi sembrano prioritarmente orientati all’infiltrazione nei settore dell’economia legale e nell’ottenere finanziamenti pubblici, raggiungendo una sorta di oligopolio economico, e al contempo, una legittimazione sociale.

[nextpage title=”Una camorra su tre livelli”]

Proprio il loro volto subdolo rende la presenza dei cartelli criminali ancora più allarmanti poiché sono capaci non solo di controllare ampie aree territoriali e settori economici, secondo un consolidato sistema camorristico. Senza dimenticare che le organizzazioni criminali riescono ad imporre una subcultura criminale dove il degrado sociale è più diffuso e consente loro di elevarsi a referenti alternativi per la sicurezza della società.

Nella sfera d’influenza dei due grandi cartelli orbita una galassia di clan più piccoli e meno evoluti. Sono autonomi nella loro zona, però, hanno una maggior impatto sulla percezione della sicurezza cittadina proprio per il loro esercitare il controllo del territorio. Infine a livello più basso si aggiungono gruppi criminali che si occupano di spaccio di droga, rapine, piccole estorsioni, che si scontrano per piccole parti di territorio con modalità violente e sempre in stato di conflitto.

[nextpage title=”Il cambio di rapporti nell’indagine sulla Paranza dei Quartieri”]

Nell’indagine contro la Paranza dei Quartieri Spagnoli sarebbe emerso un cambio di rapporti tra l’Alleanza di Secondigliano e i Mazzarella: “Cointeressenze tra le due compagine camorristiche che negli ultimi anni avrebbero prevalso agli storici antagonismi seppur nei rispettivi ambiti di autonomia, facendo ritenete uno stato di pax mafiosa tra le due compagini criminali“. Il dettaglio emergere dall’ultima relazione semestrale pubblicata dalla Direzione Investigativa Antimafia.

Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.