Vladimir Luxuria è entrata a gamba tesa nella polemica per il caso Imane Khelif, la pugile algerina che ha indotto la collega italiana Angela Carini ad abbandonare il match valido per gli ottavi delle Olimpiadi di Parigi. La polemica sta facendo il giro del mondo con la Khelif, che fu già esclusa dai mondiali a causa del livello troppo alto di testosterone, accusata di ‘barare’ in quanto nata uomo.
L’ex parlamentare di Rifondazione Comunista, da anni volto noto della tv, ha scritto un lungo post su Instagram dicendo la sua sull’argomento che sta monopolizzando le ultime ore dei giochi olimpici.
Caso Khalif, il pensiero di Vladimir Luxuria
“Voglio fare questo video per dirvi di non farvi prendere per i fondelli. Non fatevi prendere in giro. Sta circolando questa bufala. Ci ero cascata anch’io all’inizio. Poi ho studiato bene il caso. Hanno messo in giro la notizia che ci sarebbe l’incontro tra la nostra azzurra Angela Carini – e dico subito che tifo per lei perché si tifa sempre per le nostre azzurre – e un’atleta trans, Imane Khelif.
Ci sarebbe tanto da discutere sul concetto di inclusione, di pari opportunità, di non discriminazione che ovviamente non deve confliggere col concetto di lealtà sportiva. Ovviamente, bisogna fare in modo che la gara sia leale. Per fortuna, non lo decido io. Lo decidono gli esperti che compongono il comitato olimpico internazionale. Tra l’altro nato proprio a Parigi nel 1984. Sono loro che studiano la massa muscolare, il livello di testosterone, il peso corporeo e tutto il resto affinché ci sia una competizione. Non solo tra una donna trans e una donna cisgender, quindi nata tale. Anche nel caso in cui una scandinava debba competere con una orientale che ovviamente hanno dei fisici diversi. Anche tra persone trans esistono fisici diversi. Ci sono trans che hanno una corporatura più importante e trans molto esili. Bisogna capire caso per caso, disciplina per disciplina. Nella ginnastica artistica, ad esempio, tutto questo non comporterebbe un problema.
Dov’è la fake news? La fake news è che Imane Khelif non è una persona trans. Basti pensare che è algerina, che rappresenta l’Algeria, l’aveva già rappresentata nel 2020 a Tokyo durante i Mondiali. In Algeria la transessualità è un reato, così come l’omosessualità. Non avrebbe potuto fare la transizione in Algeria.
Lei è nata donna. Ha solo un problema di livello alto di testosterone. Motivo per il quale Kremlev, il presidente russo della International Boxeur Association, la escluse nei mondiali. Esistono donne che hanno livelli di testosterone più alti. Vi ricordate il caso della sudafricana Caster Semenya? Loro controllano i livelli di testosterone. Stanno usando noi per andare contro Macron come se Macron c’entrasse qualcosa con la scelta delle persone che devono gareggiare, decise dal comitato olimpico internazionale. Loro sono esperti, sono un ente non governativo. Mi chiedo una cosa: perché fomentare ancora l’odio contro di noi che è già abbastanza? Perché non vi interessate di noi quando ci sono problemi di discriminazione, botte, insulti e problemi sul lavoro? Invece dovete utilizzerei per mettere in giro questa notizia secondo la quale le donne nate tali sarebbero in pericolo. Addirittura quel fotomontaggio così volgare dove all’altezza della vagina in costume hanno inserito il messaggio ‘Io non sono un ragazzo’. Spingendo psicologicamente gli uomini ad andare a guardare in quelle parti. Maniaci sessuali! Schifosi! Basta! Basta utilizzarci, basta strumentalizzarci. Siamo stufe. Basta”.


