E’ bastato lo ‘spettro’ dell’ergastolo per spingere Mariano Torre a decidere di collaborare con la giustizia facendo i nomi dei mandanti ed esecutori della stagione di sangue targata Carlo Lo Russo. Parole che inevitabilmente spaccano il fronte dei giovani affiliati alle dipendenze di ‘zì Carlo’.
«Dico anche che in ccasione dell’ultima udienza del processo per l’omicidio di Gennaro Cesarano, quella in cui sia io, sia Luigi Cutarelli abbia-mo fatto le dichiarazioni spontanee, ammettendo le nostre responsabilità, ho parlato con Antonio Buono e lui mi ha detto che non avrebbe fatto come noi perché sperava di essere assol-to, come era accaduto nel pro-cesso per l’omicidio di France-sco Sabatino, in cui pur essendo responsabile era stato scagionato. Voleva insomma giocarsela e quindi non credo che alzerà la mano». Antonio Buono, indicato come particolarmente vicino a Luigi Cutarelli, ha deciso dunque di non pentirsi e di non rilasciare alcuna dichiarazione. Come riportato dal Roma la decisione di Torre di collaborare sarà gravida di conseguenze in quanto si tratta di un soggetto organico al gruppo.