Nel contesto politico attuale, la Commissione Giustizia del Senato italiano ha approvato l’articolo 1 del ddl Nordio, cancellando il reato di abuso d’ufficio. Questa decisione, presentata come un primo passo, ha sollevato diverse reazioni e polemiche.
L’abolizione dell’abuso d’ufficio è una “riforma epocale”, perché questo reato “costa alla nostra amministrazione una negatività enorme” , con processi “lunghissimi” che “si concludono nel nulla”.
Ma questo intervento non avrà nessun riflesso sulla lotta alla corruzione che “in Italia sarà sempre estremamente severa”. Lo ha assicurato il ministro Carlo Nordio, intervenendo a un dibattito su etica e giustizia, nel corso del quale ha escluso che ci possano essere “perplessità” da parte dell’Unione europea sulla riforma. “A noi la Ue chiede un arsenale efficace contro la corruzione e noi l’abbiamo ed è il più ricco e severo d’Europa” ha detto il ministro.
La presidente della Commissione, Giulia Bongiorno, si ritiene soddisfatta per aver ottenuto l’impegno di avviare un tavolo per rivedere tutti i reati contro la Pubblica Amministrazione. In passato, fu la stessa a sottolineare che l’abolizione dell’abuso d’ufficio, anziché una sua riforma, potrebbe esporre a rischi maggiori, come la corruzione.
Il capogruppo Pd in Commissione, Alfredo Bazoli, avverte che l’Italia potrebbe essere costretta a reintrodurre il reato quando verrà approvata la direttiva sull’abuso d’ufficio, evitando così contrasti con l’Europa. La preoccupazione è che, con l’eliminazione definitiva di questo reato, molte condotte prevaricatrici dei pubblici funzionari potrebbero rimanere senza sanzioni.
Pareri contrastanti per l’abolizione dell’abuso d’ufficio
L’abolizione dell’abuso d’ufficio è un punto di discussione acceso, con opinioni divergenti sulla sua validità e sulle possibili implicazioni per la giustizia e l’etica nella politica italiana.
Le reazioni dell’opposizione sono nette, con il senatore M5S Roberto Scarpinato che definisce “surreale e inquietante” discutere di un ddl che vuole abrogare l’abuso d’ufficio. Si sollevano anche voci critiche riguardo al ridimensionamento del reato di traffico di influenza e alla limitazione dei poteri di indagine della magistratura sui reati dei colletti bianchi.
Tuttavia, c’è chi applaude la decisione. Il deputato Enrico Costa di Azione considera sacrosanta l’abrogazione dell’abuso d’ufficio, definendolo un “reato evanescente” che lui propone di cancellare dall’inizio della legislatura. Anche il ministro Nordio esprime soddisfazione, sostenendo che questa mossa avrà un impatto favorevole sull’economia, come auspicato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Inoltre, la Commissione discute un emendamento della senatrice della Lega Erika Stefani, che propone la riforma della legge Severino, sollevando dubbi sulla sospensione di un pubblico amministratore in assenza di una sentenza di condanna definitiva.
