Una relazione insospettabile, una di quelle che difficilmente ti aspetti, e che invece si sarebbe consumata tra un importante esponente del clan Mazzarella e un ras del clan Contini: due esponenti di spicco di cartelli criminali rivali ma che in questo caso sarebbero scesi a patti. Il retroscena è contenuto nell’ultima ordinanza di custodia cautelare. In un passaggio i magistrati sottolineano l’esistenza di presunti accordi intrapresi dai ras Carmine Botta e da Gennaro De Luca, in assenza Patrizio Bosti.
Nel maggio 2020 il boss dell’Alleanza di Secondigliano venne scarcerato e proprio in quei pochi giorni di libertà ‘o Patrizio non avrebbe condiviso le nuove alleanze scelte dai suoi sottoposti, escludendoli e non convocandoli a casa sua.
L’intercettazione a casa di Ciro Mazzarella
Nel giugno del 2022 è stata intercettata una conversazione in casa di Ciro Mazzarella (non indagato, ndr) nella quale si ipotizzerebbe che la scarcerazione di Bosti abbia portato dei cambiamenti degli equilibri all’interno del clan Contini che sarebbero andati a discapito sia dei ras Botta e De Luca. Il dato è importante, atteso che questa intercettazione testimonierebbe l’esistenza di un’intesa criminale tra i due gruppi storicamente nemici, tanto da far emergere un patto di non belligeranza e di reciproco rispetto sul territorio.
Nel dialogo Mazzarella avrebbe detto al ras Salvatore Barile, entrambi non indagati in quest’ultima inchiesta che ha colpito il clan Contini, di essersi recato da Botta all’indomani della scarcerazione di Bosti
Ciro Mazzarella: … allora, quando è uscito ‘o Patrizio, io il giorno dopo incomprensibile… Mi sono messo… mi sono messo un momento e ci sono andato. Dissi: “Carminiè”, questi stavano pieni di ansia, lui e un altro, pieni- pieni di ansia. Inc… si sentì male.
Salvatore Barile: Ehm!
C.M: Dissi io, disse lui “Gerù… inc… per te inc… ehmmm… noi gli abbiamo mandato l’imbasciata… io inc…. se ci vuole ci mandano a chiamare. Disse lui vicino al inc…Dissi: “Carmeniè” disse: Gerù io vorrei che questo inc… chiama” ha detto inc… Però disse lui: “Io non mi fido”.
In quell’occasione Botta avrebbe confidato a Mazzarella che lui e De Luca non sarebbero stati convocati da Bosti a differenza di un altro storico affiliato dell’Alleanza. Però gli inquirenti avrebbero accertato che il rapporto tra Ciro Mazzarella e Carmine Botta è molto stretto, tanto è vero che i due, alla luce della loro parentela, si frequenterebbero anche al di fuori dell’ambito criminale vivendo momenti di convivialità insieme alle rispettive famiglie.
Svolta per il clan Mazzarella e l’Alleanza di Secondigliano: “Pax mafiosa”
