Volevano punirlo perchè stava alzando la testa. Volevano ucciderlo perchè, dopo il pentimento di Pasquale Pesce, si era autoproclamato reggente delle palazzine di via Cannavino. E’ questo il contesto entro cui maturò l’agguato ai danni di Giovanni Bellofiore il 15 giugno del 201, fratello del più noto Antonio detto ‘Tonino 38’ che voleva approfittare del vuoto di potere per fare il ‘salto di qualità’.
Questa mattina gli uomini della squadra mobile di Napoli hanno proceduto all’arresto di Vincenzo Mele responsabile di aver partecipato all’ agguato teso ad uccidere il giovane ras di Pianura. Il provvedimento cautelare è stato emesso all’esito di una mirata attività di indagine, coordinata da questa Procura della Repubblica, che ha permesso di individuare, anche attraverso le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Salvatore Romano e Pasquale Esposito junior, coinvolti nel tentato omicidio, il ruolo ricoperto dal destinatario dell’ordinanza cautelare. I due facevano parte del gruppo di fuoco.