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lunedì, Maggio 6, 2024
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Agguato nella faida del clan dei Casalesi, la Cassazione chiude il caso

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Sono stati inflitti 30 anni di carcere a Salvatore Cantiello per l’omicidio di Nicola Cirillo, avvenuto nel luglio del 1997 a Casal di Principe. La Corte di Cassazione ha diffuso le motivazioni della sentenza con cui ha confermato il verdetto pronunciato dalla Corte d’Assise d’Appello di Napoli il 20 marzo 2023.

La Suprema Corte ha confermato la premeditazione del delitto da parte del 54enne, inoltre, ha escluso le attenuanti per la confessione resa da Cantiello che per i giudici sarebbe stata “parziale, utilitaristica e non evidenziava alcuna resipiscenza”. Come riporta CasertaNews il verdetto è stato quindi confermato.

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LA FAIDA NEI CASALESI

Cirillo venne colpito nell’ambito della faida al clan dei Casalesi tra i gruppi Schiavone e Bidognetti. La volontà omicida era stata espressa dal boss Francesco Schiavone, ma la fase esecutiva fu decisa solo il giorno prima del raid mortale. I killer, come confermato dallo stesso Cantiello, erano a conoscenza delle abitudini di Cirillo. Infatti lo intercettarono mentre si recava a lavoro e gli spararono diversi colpi di arma da fuoco mentre era fermo al semaforo di corso Umberto.

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