Si è tenuta questa mattina, presso il Cimitero Nuovo di Miano, il funerale privato di Nicola Mirti, il ragazzo di 18 anni ucciso la scorsa domenica per mano di un coetaneo, Salvatore Sannino reo confesso dell’omicidio, presso il lido “Palma Rey” a Varcaturo.
Alla cerimonia hanno preso parte amici e familiari del giovane, tra cui aleggiava irrimediabilmente tanta commozione e disperazione. All’uscita del feretro, c’è stato il consueto lancio di palloncini e sono partite anche alcune canzoni.
Ricordiamo che per il giovane, la Questura di Napoli ha vietato i funerali pubblici per il giovane, per motivi di ordine pubblico. La cosa ha fatto scatenare la rabbia tra amici e parenti.
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“È inspiegabile quello che è successo. Nicola è stato ucciso come un cane, neanche i boss si uccidono così”.
M. S. e K. sono tre amiche di Nicola Mirti, presenti al momento dell’uccisione con due fendenti al cuore del 18enne a Varcaturo. Per l’omicidio è in carcere il 19enne Salvatore Sannino, reo confesso.
“Tutto è accaduto velocemente – continua M. una delle tre amiche di Nicola –. Se ci fosse stato tempo l’avrei salvato ma non è stato possibile perché non c’erano segnali e non ci siamo accorti della presenza dell’altro ragazzo sulla spiaggia perché non c’era. Eravamo in bagno a sciacquarci, una nostra amica è arrivata dicendo che c’era una rissa e quando siamo tornati nell’area del ristorante, dove tutto è avvenuto, abbiamo visto Nicola sul divano, già privo di sensi. Era ancora vivo ma non ce la faceva, era già grave”.
K. una delle tre amiche, vedendo quella scena afferma di “essere svenuta”. S. è convinta nell’affermare come i “soccorsi” non “siano arrivati subito ma dopo oltre mezz’ora”. “Magari poteva salvarsi Nicola se i soccorsi fossero giunti prima” riprende il dialogo M. aggiungendo come “i proprietari del lido hanno bloccato l’altro ragazzo”, ossia Salvatore Sannino.
“È entrato nella macchina della polizia a testa alta”, ricorda K. “Non mostrava pentimento o rancore. È venuto lì perché voleva uccidere” si dice convinta M. che lancia un nuovo appello affinché “Nicola abbia giustizia. Chi l’ha ucciso deve rimanere chiuso per sempre in carcere”.